Come spiega a FreshPlaza Roberto Chiesa, direttore commerciale dell'azienda Romagnoli F.lli SpA di Bologna: "Se continuiamo a ridurre le superfici, considerato che il consumo è rigido, dovremo importare sempre di più, soprattutto da Germania, Francia e Olanda, con il rischio che, dopo avere disincentivato la produzione nazionale, saranno appunto i produttori europei a impossessarsi del mercato italiano. A quel punto, il prezzo delle patate in Italia sarà determinato dal mercato nord europeo."
Il bilancio della stagione commerciale 2012
"A differenza di quanto accaduto in altri paesi europei forti produttori di patate, come Belgio, Olanda, Francia e Germania, dove le superfici coltivate sono risultate pressoché stabili, nel 2012 in Italia abbiamo registrato un calo dell'8-10% rispetto all'anno precedente, con picchi del 22-25% (nel sud Italia). Il calo in Emilia-Romagna si è attestato su -7-8% e su -4-5% circa in Piemonte, Lombardia e Veneto."
"L'annata ha avuto una serie di circostanze (riduzione delle superficie, clima avverso, ecc.) che ha interessato, in modo variabile, tutti i bacini produttivi europei, Italia inclusa, con conseguenze negative sulle rese produttive ma positive sui prezzi."
"Per quanto riguarda la campagna 2012 – continua Roberto Chiesa - le prime produzioni, a luglio-agosto, sono arrivate su un mercato vuoto, il che ha significato prezzi remunerativi per i produttori: 18-20 cent/kg in Veneto e, grazie all'Accordo Quadro Emilia-Romagna, 25 centesimi a Bologna."
"Purtroppo - sottolinea Chiesa – con rese produttive mai superiori ai 400 quintali/ettaro, e con costi di produzione che possono arrivare a 6.000-6.500 euro/ettaro, diventa difficile garantire la giusta remunerazione alla produzione. Sarà indispensabile agire su modelli di produzione e varietà che possano garantire rese produttive maggiori per consentire costi di produzione competitivi. "
"Se, però, quest'anno, dal punto di vista della produzione i prezzi sono stati soddisfacenti, in fase commerciale e distributiva sono iniziati i problemi. Mentre la Grande distribuzione organizzata è stata da subito consapevole della situazione generale - che comportava prezzi sensibilmente più alti – il mondo commerciale, cooperativo e privato, si è dimostrato spesso impreparato e incapace a cogliere le opportunità offerte dal mercato."
In poche parole, se c'è stata – e c'è stata – qualche defezione di prezzi, l'autocritica dovrebbe spettare al mondo dell'ingrosso perché non ha sempre saputo cogliere le massime opportunità da una campagna favorevole come questa, in cui l'offerta era scarsa e il prodotto di buona qualità.
Le prospettive sulla stagione 2013
"La sensazione – aggiunge Roberto Chiesa - è che anche la stagione 2013 sarà positiva, in quanto le nuove produzioni arriveranno su un mercato vuoto, con scorte ridotte al minimo e sempre più orientato sul prodotto di origine italiana. Di fronte alle patate d'importazione dal bacino del Mediterraneo, sono sempre più le insegne della Distribuzione organizzata che preferiscono il prodotto novello italiano (Sicilia o Puglia che sia) il quale, pur posizionandosi su un più alto livello di prezzo, garantisce maggiore sicurezza oltre al rispetto di codici etici di produzione."
L'azienda Romagnoli ha iniziato a seminare in ottobre in Sicilia, quindi in Puglia; successivamente, a salire verso il nord, le semine interesseranno tutte le aree produttive. In Emilia-Romagna, neve permettendo, si partirà entro metà marzo, quindi a seguire in Piemonte, alto Viterbese e Abruzzo. La superficie nazionale, però, nella campagna 2013 subirà un'ulteriore contrazione dell'8-10% mediamente, rispetto alle superfici 2012.
"La riduzione di superfici coltivate a patate nelle zone tardive è mediamente del 5-7%, mentre nel sud le flessioni arrivano anche al 20-25%."
Dunque, la prossima campagna 2013 si preannuncia positiva, con prezzi abbastanza remunerativi; bisognerà vedere se il commercio saprà sfruttare l’occasione.
"Per quanto riguarda nello specifico l'azienda Romagnoli, nell'estate 2013 inaugureremo a Molinella (BO) un nuovo stabilimento di 12.000 metri quadrati per la produzione, il confezionamento e lo stoccaggio esclusivo di patate e cipolle. I lavori hanno subito un ritardo di dieci mesi per consentire l'adeguamento, per fortuna, alle norme antisismiche", annuncia Chiesa.
"Un investimento coraggioso da parte di un'impresa che da sempre crede non solo nell'innovazione varietale, ma anche nella segmentazione dell'offerta e nell'alto livello di servizio al mercato."

Varietà di patate dalle labbra rosse.

"Il nostro core business, che comprende un'offerta completa di patate da seme, patate fresche, patate trasformate di IV e V gamma, nonché la stretta collaborazione con i partner nord europei, ci permettono di accedere a informazioni relative alle nuove tendenze sul consumo moderno delle patate. Informazioni che, da un lato, trasferiamo al mondo della produzione e, dall'altro, a quello del mercato organizzato sotto forma di innovazione di prodotto."

"Vogliamo dare risalto al modo di coltivare le patate e alle loro caratteristiche. Non possiamo suggerire al produttore varietà o tecniche colturali sbagliate, si rischia di perdere per sempre ulteriori superfici, mentre dobbiamo invertire questa tendenza. Proprio per questo, in tutta Italia, organizziamo 54 campi sperimentali in cui vengono testate le diverse cultivar e messe a punto le nuove tecniche di produzione. "

Romagnoli F.lli spa
Roberto Chiesa
Via Quarto di Sopra 1/7
40127 Bologna - Italy
Tel.: (+39) 051 6069616
Fax: (+39) 051 6069608
Email: roberto.chiesa@evita.eu
Web: www.romagnolipatate.it