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Marco Salvi (FruitImprese): il Cile e' il principale fornitore di uva controstagionale in Italia, ma anche il Peru' sta crescendo

Per il suo speciale approfondimento sulle importazioni, FreshPlaza ha intervistato Marco Salvi, presidente dell'associazione nazionale delle imprese ortofrutticole FruitImprese in merito ai flussi di uva da tavola controstagionale in ingresso nel nostro Paese.

FreshPlaza (FP) Da quali destinazioni oltremare l'Italia importa uva da tavola?

Marco Salvi (MS) - L'Italia importa circa 22.500 tonnellate di uva da tavola ogni anno. La principale provenienza è il Cile con 4.200 tonnellate (19%), seguito da Egitto con 2.600 ton (12%) e Sudafrica 924 ton (4%).

L'86% del prodotto importato proviene dai paesi oltreoceano, e quindi in controstagione, rendendolo un prodotto complementare al nostro; il resto dal Nord Africa (soprattutto Egitto e, in minima parte, Israele).

La commercializzazione del prodotto egiziano ed israeliano termina prima dell'inizio della nostra campagna e si va a collocare nella finestra temporale tra il prodotto oltremare e quello nazionale.

Appare in crescita l'importazione dal Perù, dove sono stati fatti importanti investimenti produttivi e dove la raccolta è molto anticipata rispetto a Cile ed Argentina, riuscendo ad entrare in Europa due mesi prima.

FP - In che periodo dell'anno si collocano le importazioni?
MS - L'importazione oltremare avviene tra dicembre a giugno, con una concentrazione importante nei mesi di aprile e maggio.

Tabella - Import di uva da tavola in Italia


FP - Quanti giorni occorrono per il trasporto?
MS - Circa quattro settimane per il prodotto oltreoceano e 4-5 giorni per quello con provenienza Nord Africa.

FP - Quali sono i principali porti di approdo dei container?
MS - Per l'oltreoceano Genova, Livorno e La Spezia, mentre per il Nord Africa Ravenna, Koper-Trieste, Genova e, in minima parte, La Spezia e Salerno.

FP - Quali principali canali commerciali acquistano il prodotto?
MS - In particolare grossisti ed importatori che distribuiscono attraverso i propri canali. I supermercati ancora non svolgono importazione diretta, considerato che l'uva di importazione è ancora un prodotto di nicchia.

FP - Gli Italiani consumano volentieri uva controstagionale? Preferiscono alcune varietà rispetto ad altre? O alcune colorazioni rispetto ad altre?
MS - I consumatori italiani preferiscono consumare l'uva nel periodo tipico della produzione nazionale. Considerato però che l'uva è ormai disponibile quasi tutto l'anno, hanno iniziato a consumarla anche controstagione.

Tra le varietà senza semi, le preferite sono la Sugraone e la Thompson (uva bianca) e la Crimson (rossa). La più consumata però resta la varietà con semi Red Globe (rossa), proveniente in particolare dal Cile.





FP - L'uva importata in Italia viene anche riesportata altrove? E, in tal caso, verso quali paesi?
MS - Il prodotto di provenienza oltreoceano viene consumato essenzialmente sul mercato interno, salvo qualche rara eccezione. Per il prodotto proveniente dall'Egitto viceversa, l'Italia è considerata come il porto d'ingresso per tutta l'Europa. Oltre il 90% del prodotto importato dall'Egitto viene infatti riesportato verso il Nord Europa ed in particolare, Germania, Olanda e Regno Unito.

Questi flussi di provenienza egiziana sono gestiti in parte da importatori italiani e in parte direttamente da importatori nord europei che utilizzano i porti italiani per l'immissione in libera pratica sul territorio comunitario.

FP - Esistono specifici requisiti/protocolli fitosanitari per l'uva da tavola importata in Italia?
Non esistono particolari protocolli, ma vige il rispetto delle norme comunitarie riguardo la qualità (Agecontrol), i residui sanitari (sanità marittima) e fitosanitari (osservatori fitopatologici).

Contatti:
Associazione Imprese Ortofrutticole

Via Sabotino 46
00195 Roma - Italy
Tel.: (+39) 06 37515147
Fax: (+39) 06 3723659
Email: info@fruitimprese.it
Web: www.fruitimprese.it