Panama: previsto calo del 50% per la produzione di angurie e meloni a causa de La Nina
I bollettini meteo prevedono, da dicembre 2010 a marzo 2011, un 20% in più di pioggia sulla costa del Pacifico, che obbligherà i produttori a rinviare le semine, ha detto Berta Olmedo, supervisore di climatologia per l'azienda elettrica panamense Etesa.
Il melone e le angurie sarebbero le colture più danneggiate dalle forti piogge. L'avvio della stagione 2010/11 è stato programmato per l'inizio di novembre 2010 e finora sono stati seminati solo 20 ettari nella città di Alanje, mentre lo scorso anno erano già stati piantati 300 ettari tra meloni, anguria e zucca.
Il fenomeno meteo-oceanografico della Niña produce un raffreddamento anomalo delle acque del Pacifico, causando più pioggia. Le zone più colpite saranno quelle centro-meridionali di Panama sulla costa del Pacifico.
Anche nella regione di Azuero, sempre sulle coste del Pacifico, le semine di melone e anguria sono in ritardo per la pioggia. Gli esportatori calcolano di coltivare tra i 2.000 e i 2.300 ettari, un 50% in meno rispetto all'ultimo ciclo produttivo.
La contrazione dei mercati e il ritardo dei finanziamenti per la semina sono altri fattori che hanno influito sulla diminuzione della superficie coltivata, ha dichiarato Edwin Pérez, presidente di Gantrap, un gruppo commerciale per le esportazioni non tradizionali.
Il comparto agricolo nazionale genera un fatturato di 100 milioni di dollari con i prodotti principali, che sono appunto angurie, meloni, ananas e ortaggi.
Emilio Kieswetter, Ministro dello sviluppo agricolo, raccomanda i produttori di pomodoro, melone, anguria e zucca di astenersi dalla semina se il tempo è sfavorevole, perché potrebbero perdere milioni. Essi dovrebbero cambiare il programma di semina o ripiegare su colture che richiedono molta acqua, come il riso e le banane, ha dichiarato il Ministro.