I prezzi di molte piante medicinali e aromatiche sono saliti alle stelle in Marocco, mentre molte altre sono praticamente impossibili da trovare sul mercato e ciò ha generato un'interruzione delle forniture a industrie come quella farmaceutica, cosmetica e alimentare. Karim Belkhir Goutr, amministratore delegato di 4 Seasons Mediterranean Aromas, afferma: "È una situazione che non ho mai visto in tre decenni di attività".
© 4 Season Mediterranean AromasUn campo di rosmarino ormai secco
Se la siccità persistente è stata una realtà per sette anni consecutivi, è solo di recente che si è aggravata per le piante aromatiche e medicinali. Belkhir spiega: "Le falde acquifere si sono impoverite, il che ha avuto un impatto significativo sulle piante selvatiche e sta ora influenzando la produzione che riceve irrigazione. Di recente non è stata prevista l'espansione delle aree coltivate; al contrario, stiamo assistendo a una riduzione delle quote d'acqua riservate all'agricoltura per garantire l'approvvigionamento idrico della popolazione, come nel caso della regione di Rabat".
È difficile quantificare la perdita di superficie o di volume delle piante, soprattutto di quelle coltivate in natura, ma gli esempi sono eclatanti: "Le stime possono essere fatte sulla base delle parcelle di raccolta assegnate dall'Agenzia nazionale per l'acqua e le foreste. Un recente mercato nella regione orientale ha assegnato solo 3 lotti di rosmarino sui 13 abituali. I raccolti marocchini di rosmarino selvatico di solito raggiungono le 10-11mila tonnellate, ma ora è introvabile sul mercato".
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Di conseguenza, i prezzi di diverse piante essenziali per il consumo locale stanno salendo alle stelle. Belkhir afferma: "Il prezzo alla produzione della menta è aumentato del 200%, della verbena del 150% e della rosa del 40-50%. Gli aumenti sono diffusi e riguardano tutti i prodotti".
Secondo Belkhir, altre piante non si trovano più sul mercato: "Non riusciamo a trovare piante come il muschio di quercia e l'edera comune per i nostri clienti del settore della distillazione per uso farmaceutico o cosmetico. Questo è un problema anche per questi produttori, dato che il Marocco è stato finora una fonte importante e affidabile di queste piante".
Le recenti piogge di marzo sono state un sollievo, ma insufficienti secondo Belkhir. "Queste piogge ricaricheranno sicuramente le falde acquifere in una certa misura, ma molte piante hanno bisogno di un ambiente umido e soprattutto di neve. Negli ultimi anni non c'è stata praticamente neve sulle montagne".
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La carenza di produzione ha portato anche a un calo dei volumi di esportazione e a un aumento dei prezzi. Belkhir conclude: "Ora ci troviamo costretti a limitare il numero di clienti a cui forniamo, dando priorità ai rapporti professionali di lunga data e a un'offerta equilibrata per regione. Continuiamo a servire produttori in India, Cina ed Europa, nonché aziende di trasformazione nel Maghreb e in Africa occidentale. I nostri prezzi di esportazione sono aumentati in media del 30% tra il 2023 e il 2025".
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