"Secondo le previsioni elaborate il 1° maggio 2025, la produzione francese di cavolfiori è stimata in 178.900 tonnellate per la campagna 2024/25, ovvero 13.000 tonnellate in meno rispetto all'annata 2023/24 e ben al di sotto della media quinquennale", si legge nella nota congiunturale di Agreste. Nell'aprile 2025 i prezzi sono stati inferiori del 47% rispetto al 2024 e del 34% rispetto alla media 2020-2024 per lo stesso mese, con una domanda incapace di assorbire i grandi volumi del periodo.
Forte calo della produzione in Bretagna
Con 12.716 ettari, la superficie nazionale di cavolfiori per la stagione 2024/25 è in calo del 5% rispetto all'anno scorso (una tendenza osservata nelle ultime 5 stagioni) e del 10% rispetto alla media 2019-2023.
Quest'anno la produzione nazionale è stimata in 178.900 tonnellate, in calo del 7% rispetto allo scorso anno e del 19% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Questo calo può essere attribuito alla diminuzione della produzione in Bretagna (-8% rispetto allo scorso anno e -20% rispetto alla media quinquennale).
"Dopo un mese di forniture molto scarse a febbraio, a marzo la produzione di cavolfiori è tornata a un livello vicino a quello della stagione precedente, inferiore alla media degli ultimi anni, e in forte aumento rispetto allo scorso anno ad aprile".
Prezzi molto bassi a fine stagione
Secondo Agreste, a marzo "il mercato non è stato molto dinamico e i prezzi sono rimasti relativamente bassi e poco remunerativi". Ad aprile l'offerta è stata particolarmente elevata, con una crescita di grosso calibro favorita dal clima umido e fresco. Nonostante il taglio consistente di alberi di medie dimensioni e la raccolta per la lavorazione, i prezzi hanno continuato a scendere, raggiungendo livelli particolarmente bassi per il periodo (-47% rispetto allo scorso anno e -34% rispetto alla media quinquennale).
Tra giugno 2024 e marzo 2025, le esportazioni (79.000 tonnellate) e le importazioni (54.500 tonnellate) di cavolfiori e broccoli sono aumentate rispettivamente del 3% e del 17% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. L'eccedenza del commercio estero in termini di volume (24.500 tonnellate) è in calo rispetto allo scorso anno (-19%).
Fonte: Agreste