Gli agricoltori sono portatori di reddito, oltre che custodi dei territori in cui operano e ciò si evidenzia con particolare rilievo quando le colture avvengono su estensioni che si coniugano perfettamente con il paesaggio. È il caso della Cipolla Bianca di Margherita IGP: una referenza che, seppur non proprio di nicchia, rappresenta una certa rarità nel panorama produttivo italiano. Si tratta di un modello vincente, tant'è che la Cipolla Bianca di Margherita IGP nel 2024 ha registrato vendite per 2,8 mila ton, con un prezzo medio in salita del 30% rispetto al 2023.
Giuseppe Castiglione
Qui il sistema di coltivazione è tradizionale e avviene sulla sabbia, motivo per cui l'equilibrio agro-ecologico è garantito dagli stessi produttori, che sono custodi del territorio. La cipolla, infatti, non viene prodotta nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). Al Consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.
Oggi però sembrerebbe che questo equilibrio possa essere minacciato. A spiegare meglio i contorni della vicenda è il presidente del Consorzio di Tutela della Cipolla di Margherita IGP, Giuseppe Castiglione, il quale lancia l'allarme sulla possibilità che la crisi idrica possa ripetersi nel territorio e compromettere le coltivazioni.
La "Cipolla Bianca di Margherita IGP" viene coltivata sul litorale.
"L'insufficiente quantità di piogge e nevicate sta creando le premesse per una situazione drammatica, non solo per il settore agricolo del territorio pugliese, ma anche per quanto ci riguarda, nell'area comprendente i comuni di Zapponeta e Margherita di Savoia – spiega Castiglione - Come noto, tali terreni sono serviti dal Consorzio di Bonifica della zona e, dai dati acquisiti, le dighe utilizzate presentano una perdurante e grave situazione di scarsità di acqua".
"Il protrarsi di questa condizione potrebbe impedire del tutto la produzione non solo della nostra Cipolla Bianca Igp - prosegue il presidente - ma di tutte le coltivazioni tipiche del nostro territorio, come carote e patate. Il fabbisogno irriguo dell'areale di produzione (che potrebbe diminuire in caso di precipitazioni) rappresenta una quantità minima rispetto al fabbisogno totale dei terreni serviti dal Consorzio locale".
I fatti hanno un precedente
"Per evitare di trovarci nella stessa situazione di pochi mesi fa – rivela l'esperto - quando il nostro comparto è stato l'unico al quale è stata negata la fornitura dell'acqua, richiediamo la convocazione urgente di un incontro, alla presenza dei rappresentanti del comune di Margherita di Savoia e del Consorzio di Bonifica. Alla luce anche di quella che a breve sarà la nuova predisposizione del piano irriguo per i Comuni, vorremmo verificare i criteri di assegnazione delle quote di acqua tra le diverse zone del territorio, quale quota ci sarà assegnata e i tempi previsti per la sua erogazione".
Per maggiori informazioni:
Giuseppe Castiglione
Consorzio di Tutela
della Cipolla bianca di Margherita IGP
Via Ronzino, 4
76016 Margherita di Savoia (BT)
+39 339 44 06863
[email protected]
www.cipollabiancaigp.it