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Dal Summit Carciofo 2024 organizzato da BASF | Nunhems

"Il carciofo è il 16° ortaggio più acquistato per volume dagli italiani"

"Si è rivelata un'eccezionale vetrina per promuovere e dare valore al carciofo ibrido, una coltura agricola che si propone come elemento di sostegno alle numerose sfide attualmente affrontate dal settore. La nostra soddisfazione risiede non solo nella riuscita dell'evento, ma si estende significativamente alla marcata e qualificata partecipazione che abbiamo registrato. La presenza attiva di trasformatori, commercianti e produttori ha evidenziato un interesse in ascesa verso varietà che si distinguono per le loro performance in termini sia produttivi sia qualitativi, perfettamente allineate con le richieste e le necessità imposte dal mercato attuale".

A dichiararlo è Giovanni Orioli, account manager carciofo e colture industriali per BASF | Nunhems, a latere del Summit Carciofo 2024, l'evento di business organizzato dall'azienda di breeding a Lucera, in provincia di Foggia, nel cuore di uno degli areali cinaricoli più importanti d'Italia, il Tavoliere foggiano, e dedicato ai professionisti della filiera del carciofo per innovare, crescere e generare valore.


Giovanni Orioli, account manager carciofo e colture industriali per BASF | Nunhems

Numerosi, infatti, i trasformatori, commercianti, produttori e tecnici che hanno partecipato alla giornata dedicata a un'ortiva dalle grandi potenzialità produttive e commerciali. Un'occasione per fare il punto su mercato, tendenze del consumo e obiettivi del miglioramento genetico. Un viaggio nel "pianeta" carciofo, in cui esperti del comparto hanno fornito una panoramica dell'attuale situazione commerciale, interpretato il gusto e le richieste dei consumatori, illustrato l'impegno dell'industria e della ricerca, per soddisfare una domanda sempre più esigente e diversificata.

Finalizzata all'obiettivo sintetizzato nello slogan "Diamo forma al mercato di domani", la giornata dedicata da BASF | Nunhems al carciofo - che ha visto la partecipazione dei principali attori della filiera provenienti da tutta Italia e da oltre confine - è partita dall'analisi della situazione produttiva e commerciale del carciofo. Uno scenario illustrato da Elisa Macchi, direttore di CSO Italy (vedi articolo correlato).

Indagine consumer commissionata da BASF| Nunhems
Per indagare le ragioni del calo degli acquisti e dei consumi, BASF| Nunhems ha commissionato in esclusiva un'indagine consumer, volta a identificare le dinamiche di comportamento dei consumatori. A presentarla è stato Salvo Garipoli, direttore di SGMarketing.


Salvo Garipoli, direttore di SGMarketing

"L'obiettivo dell'indagine CAWI-Computer Assisted Web Interviewing, realizzata su 800 acquirenti e consumatori di carciofo, è stato quello di individuare spunti di riflessione e aree di lavoro utili a supportare la crescita del comparto, partendo dalla penetrazione commerciale del carciofo per tipologia: fresco, in conserva, surgelato e pronto da mangiare. In Italia, il carciofo è il 16° ortaggio più acquistato per volume e contribuisce con una quota valore del 2% sugli acquisti di ortaggi, ma possiede grosse potenzialità da sfruttare".

"Per quanto riguarda la penetrazione del carciofo per tipologia, l'80% è rappresentato dal prodotto fresco. Seguono prodotto in conserva (67%), surgelato (51%) e pronto da mangiare (16%). Se si guarda alle diverse aree geografiche italiane, il carciofo fresco ha una maggiore penetrazione nel sud Italia (87%), quello in conserva al centro e nel nord-ovest (70%), il surgelato nell'area nord-est della nostra Penisola (62%), e il pronto da mangiare nel nord-ovest (22%)", ha illustrato Garipoli.

Parlando di comportamento d'acquisto nella categoria, si osserva che il 17% dei consumatori opta esclusivamente per il carciofo in versione fresca, mentre il 63% lo sceglie sia fresco sia in altre forme. "Analizzando più da vicino il segmento del carciofo fresco, emerge che il 20% dei consumatori lo esclude completamente dalle proprie scelte. Per quanto riguarda la modalità d'acquisto del carciofo fresco, l'86% lo acquista intero con il gambo, il 29% lo preferisce intero ma senza gambo, il 30% lo sceglie già pulito e sfogliato, e il 17% lo compra tagliato, sia a spicchi sia a metà". Garipoli ha inoltre sottolineato quali sono le principali resistenze all'acquisto del carciofo intero: "Per il 55% dei consumatori produce scarto eccessivo, il 27% ammette di non sapere come pulirlo o mondarlo, e per il 17% richiede troppo tempo in cucina".

Il carciofo fresco viene acquistato prevalentemente nei canali tradizionali (fruttivendoli e mercati rionali).

In fase di acquisto del prodotto fresco, i primi 5 key-driver sono la stagionalità (51%), il prezzo (49%), l'assenza di difetti (48%), l'origine italiana (42%) e la varietà (33%). "I motivi per cui si acquista l'ortaggio fresco sono diversi. Per il 41% dei consumatori la freschezza è l'elemento più importante. Segue la bontà (30%), la naturalità del prodotto (27%), l'utilizzo di diverse parti dell'ortaggio (26%), la flessibilità in diverse ricette (24%) e il numero maggiore di proprietà nutritive (18%). Guardando ai freni all'acquisto del carciofo fresco, troviamo il troppo tempo che si impiega a cucinarli (54%), il prezzo elevato (36%), l'incapacità a scegliere i carciofi migliori (26%) e il non saperli cucinare (21%)".

E se il prodotto fresco non è disponibile? "Il 32% dei consumatori li cerca surgelati, il 9% li sceglie in conserva e l'8% opta per i pronti da mangiare. Il 20% acquista un altro prodotto", ha sottolineato Garipoli nella sua presentazione.

L'indagine ha messo in evidenza il potenziale del comparto, ma anche la necessità di migliorare la comunicazione tra chi produce e chi consuma, al fine di creare valore aggiunto alla filiera e assicurarne la crescita.

Una nota sul surgelato
Tra i principali key driver in fase di acquisto del carciofo surgelato, ci sono: prezzo (46%), taglio del carciofo (32%), data di scadenza (27%), grammatura della confezione (26%), origine della materia prima e numero di porzioni per confezione (entrambi al 22%).

Silver Giorgini, direttore qualità e innovazione prodotto di Orogel, ha sottolineato come "la continua collaborazione con Nunhems abbia lo scopo di migliorare le tecniche di coltivazione e incremento delle rese produttive. La nostra azienda offre sicuramente un grosso contributo alla valorizzazione commerciale del prodotto, operando nella tipologia del surgelato e offrendo carciofi interi, mezzi, a spicchi, a fette, cuori di carciofo, tra gli altri".


Silver Giorgini, direttore qualità e innovazione prodotto di Orogel

Miglioramento genetico del carciofo
L'impegno di BASF | Nunhems nel miglioramento genetico del carciofo, attraverso un programma multidisciplinare basato sullo sviluppo di varietà ibride, è stato spiegato da Maite Peiro Rodriguez, senior breeder BASF | Nunhems. "Gli obiettivi su cui puntiamo sono le caratteristiche agronomiche, la precocità, la produzione, la maschiosterilità, la qualità interna e la versatilità d'uso. Poniamo particolare attenzione alla selezione di varietà che possono essere lavorate meccanicamente. Vogliamo sempre mettere il produttore nella condizione di poter scegliere le varietà più adatte al prodotto finale, grazie all'ampia gamma varietale".


Maite Peiro Rodriguez, senior breeder BASF | Nunhems

Gamma che i partecipanti al Summit Carciofo 2024 hanno potuto conoscere visitando, nel pomeriggio, un campo catalogo allestito presso l'Azienda agricola Giuseppe Maffione in agro di Carapelle (FG).

Immagini articolo fornite da BASF | Nunhems

Per maggiori informazioni:
Giovanni Orioli
account manager carciofo e colture industriali
BASF | Nunhems
[email protected]
www.nunhems.it