Numerosi i partecipanti all'edizione 2024 di Nord Ovest Academy, svoltasi nei giorni scorsi a Verona. Da quando è stato lanciato il format "Nord Ovest Academy" l'interesse è stato via via crescente nel mondo del trasporto marittimo di prodotti deperibili in container reefer. Un momento ormai consueto, che permette lo scambio di know-how fra operatori del settore.
"L'importanza dell'evento si è percepita già dal numero di partecipanti - spiega Massimo Delpozzo di Nord Ovest - in quanto l'evento ha approfondito molte tematiche inerenti al "fattore tempo quale elemento determinante nel trasporto marittimo di ortofrutta". Sappiamo tutti cosa sta accadendo da sette mesi a questa parte nel Canale di Suez: le navi sono costrette a circumnavigare l'Africa per evitare gli attacchi del gruppo paramilitare degli Houthi. La situazione nel Canale di Suez non è ancora risolta e occorre farsi trovare preparati, in vista della prossima stagione commerciale ed export".
Sono state approfondite molte tematiche, fra cui gli aspetti legali e di diritto alla navigazione, gli aspetti assicurativi, il Cargo Claim. Infine è stata affrontata la parte tecnica toccando tutte le soluzioni di conservazione in cella, l'uso di imballaggi attivi, ma anche gli aspetti tecnici legati al trasporto in container di frutta con atmosfera controllata e modificata.
Per evitare di generalizzare troppo, gli aspetti tecnici sono stati trattati per ogni tipologia di frutta, (mele, kiwi, susine e uva da tavola), perché non tutte le referenze si comportano allo stesso modo.
"Abbiamo chiarito i principali aspetti, a supporto dei tanti esportatori che si sono trovati in grosse difficoltà, preferendo anticipare la fine della stagione nella speranza che Suez potesse in qualche modo riaprirsi. Purtroppo, non soltanto tali aspettative sono rimaste deluse, ma la speranza non può essere il fondamento ideale di fare business. Per questo abbiamo riunito esperti di altissimo livello intorno a un tavolo, al fine di trattare in modo approfondito ogni singolo aspetto di questa problematica".
Aggiunge Delpozzo: "Siamo rimasti positivamente stupiti dalla grandissima partecipazione sia in termini numerici sia per quanto concerne il dibattito: la sala era gremita, ed è stato veramente interessante per via del costante scambio di opinioni. Sicuramente queste tematiche, in questo momento, sono particolarmente sentite dagli esportatori i quali, sapendo che ogni anno organizziamo un evento come questo, ci hanno esortato a mettere intorno a un tavolo alcuni esperti che potessero trattare, chiarire, e possibilmente rassicurare su forme alternative, o possibili soluzioni per allungare la shelf life delle merci".
L'obiettivo è stato sicuramente centrato. "A fine evento, la positività e la riconoscenza sono state tangibili; questo perché abbiamo portato alla luce delle soluzioni. L'esportazione di ortofrutta non può abbandonarsi alla mera speranza, ma si deve puntare a una gestione logistica efficace, affidarsi a dei partner di livello che sappiano trattare il prodotto al meglio". Non dobbiamo soccombere alle dinamiche globali, ma la logistica va discussa e rimodulata in base a quelli che sono i nuovi scenari", conclude Delpozzo.
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Massimo Delpozzo
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