I fichi provenienti dal Brasile continuano a suscitare l'interesse degli acquirenti di fascia alta in Europa, secondo Rafael Fabiano, dell'azienda brasiliana Campal Frutas. "Le esportazioni di fichi dal Brasile stanno andando verso l'ultima parte della stagione, con prezzi che si aggirano su un livello medio, tra 4 e 4,50 euro, che è una quotazione positiva sia per la vendita sia per l'acquisto del prodotto".
L'azienda coltiva per il mercato locale ed esporta 650 tonnellate di fichi e, dalla base di San Paolo, in Brasile, spediscono anche frutta esotica verso i mercati mondiali. "Come ogni altro prodotto, abbiamo problemi con i prezzi. C'è sempre questa lotta tra il produttore che vuole di più e l'importatore che vuole pagare meno. Durante la pandemia abbiamo registrato un forte aumento dei prezzi. Erano incredibilmente alti, il che era positivo per i produttori, ma anche i costi erano aumentati molto. Adesso sul mercato abbiamo quotazioni molto soddisfacenti, a dimostrazione del fatto che siamo riusciti a fare un buon lavoro. I prezzi dei fichi cambiano a seconda del periodo dell'anno. All'inizio della stagione raggiungiamo 8,50-9 euro, che si stabilizza intorno a 4-4,50 euro. A volte dobbiamo abbassare i prezzi nel corso dell'anno, e non è l'ideale per noi. Cerchiamo sempre di rimanere nella fascia media, ma tutto dipende dalla domanda alta, o dall'offerta bassa. Quando inizia la stagione dei fichi in Brasile, tutti li richiedono", spiega Fabiano.
Le esportazioni di fichi dal Brasile vengono bloccate per un breve periodo, quando la Turchia è in piena produzione. "L'alta stagione per il Brasile va da novembre a luglio, mentre per la Turchia va da agosto a settembre, e a volte si estende in parte fino a ottobre. Quando inizia la stagione europea dei fichi, sostanzialmente si fermano tutte le esportazioni dal Brasile. C'è una fornitura molto abbondante, ma la stagione è breve. In Brasile siamo riusciti a superare la stagionalità: infatti abbiamo fichi per tutto l'anno. Abbiamo altre destinazioni quando la stagione europea è al suo picco. Il Canada e altri mercati non smettono di acquistare dal Brasile per via della stagione europea, dove è molto più conveniente approvvigionarsi da fornitori locali che da altri importatori", dichiara Fabiano.
L'azienda sta sviluppando una buona presenza sui mercati del Medio Oriente. "Riusciamo a raggiungere diverse aree di vendita nella regione del Medio Oriente, grazie al suo patrimonio culturale che porta i consumatori ad avere familiarità con questo frutto antico, che viene menzionato persino nella Bibbia".
Nessuna preoccupazione per la concorrenza
L'Argentina, e soprattutto il Perù, sono i loro principali competitor. "Quest'anno, la cosa buona è che, anche se abbiamo una stagione divisa, riusciamo a garantire la fornitura perché il nostro picco non coincide con l'alta stagione del Perù o dell'Ue. L'Argentina a volte inizia alla fine di novembre. Attualmente siamo a metà della nostra stagione. La produzione non è molto elevata. Riusciamo a fare una buona stagione anche con la concorrenza sul mercato. I fichi brasiliani sono molto apprezzati dagli importatori. Non abbiamo grandi problemi con i competitor".
Fra le varietà di fichi più popolari in Brasile c'è il Brown Turkey, chiamato anche fico viola dei Valinhos. "In Perù e Argentina, così come in Turchia, ci sono i fichi Black Mission. In Europa mangiare fichi è una tradizione. È un prodotto molto apprezzato sui mercati di fascia alta. È un prodotto esotico e costoso".
Fabiano conclude aggiungendo che la Campal Frutas esporta anche altri 10 prodotti, oltre ai fichi. "Esportiamo tra gli altri avocado, atemoya e guava. Abbiamo appena iniziato con mango, zenzero e lime. Lavoriamo con i coltivatori più piccoli, li aiutiamo a svilupparsi e a vendere sul mercato locale, mentre noi utilizziamo la nostra produzione per la vendita sui mercati esteri. Oggi l'80-90% della nostra produzione è già certificata".
Per maggiori informazioni:
Rafael Fabiano
Campal Frutas
+55 19 99698-4108
[email protected] / [email protected]
www.campalfrutas.com