Alla fine dell'anno la domanda di fragole marocchine è migliorata sia sul mercato locale che per l'esportazione. Oussama Baioua, coltivatore di fragole di Larache, racconta i progressi della campagna.
"La campagna marocchina comincia all'inizio di dicembre ed è un buon momento per approfittare della domanda generata dal periodo festivo. Nella quarta settimana di raccolta, la richiesta è stata molto favorevole e all'inizio di gennaio abbiamo continuato ad esportare discreti volumi".
"La domanda di fragole marocchine proviene da diversi Paesi europei. Per quanto mi riguarda, esporto in particolare nel Regno Unito e in Francia. Il mercato è molto dinamico e movimentato al momento e i nostri clienti sono soddisfatti della qualità delle nostre fragole", continua Oussama.
Il coltivatore prevede che il raccolto e la domanda raggiungano il picco a febbraio. E aggiunge: "I prezzi diminuiranno in seguito, dato che verranno immessi sul mercato grandi volumi. Sono disponibili molte varietà, tra cui le più prodotte sono San Andreas, Fortuna e Victory".
L'asse Larache/Moulay Bousselham, sulla costa atlantica nel nord del Marocco, è considerato la roccaforte della produzione di piccoli frutti del Paese. Ma i coltivatori di questa regione hanno deciso di produrre meno fragole quest'anno a favore di altre colture come i mirtilli, dopo le difficili campagne delle fragole degli ultimi tempi. Oussama afferma: "In tutta la regione stimo che la superficie coltivata a fragole sia diminuita di circa 1000 ettari".
La persistente siccità che sta colpendo il Marocco comincia a farsi sentire anche a Larache, situata nella regione di Loukkos, che beneficia di enormi riserve idriche sotterranee. Oussama dice: "Stiamo soffrendo meno della carenza d'acqua rispetto al resto del Paese, ma iniziamo a preoccuparci per la persistente siccità e la mancanza di precipitazioni. I coltivatori che si affidano alle dighe sono già interessati, anche se il costo dell'acqua non è aumentato. Coloro che hanno pozzi nelle loro aziende agricole continuano a lavorare normalmente. Se le precipitazioni non miglioreranno, produrre in queste condizioni sarà un'avventura".
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Oussama Baioua
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