E' notevole osservare come multinazionali e piccole società stiano sempre più investendo nel biocontrollo. Anche il mondo accademico sta contribuendo con ricerche di grande valore, che aprono nuovi scenari. Questa crescente attenzione verso il biocontrollo rappresenta una vera e propria rivoluzione, tra l'altro in rapido svolgimento.
La III Biocontrol Conference, organizzata da Fruit Communication, in collaborazione con ARPTRA e AIPP, si è conclusa nei giorni scorsi al Nicolaus Hotel di Bari, dove tecnici, esperti e accademici hanno condiviso le ultime novità provenienti dal mondo della ricerca, le esperienze di consulenti italiani in diverse filiere e le soluzioni offerte dalle società produttrici di mezzi di biocontrollo.
"Le preoccupazioni iniziali del mondo agricolo, emerse dopo la diffusione degli obiettivi del Farm to Fork, si stanno attenuando grazie alla maggiore disponibilità di mezzi di biocontrollo, i quali permettono di realizzare strategie di difesa integrata, con maggiore sostenibilità ed efficienza in campo", spiegano gli organizzatori della terza edizione.
E riprendono: "Tuttavia, tale "rivoluzione" richiede un nuovo approccio per applicare con successo ed efficienza questi mezzi. Non è possibile adottare il vecchio modo di operare tipico della difesa chimica. È fondamentale conoscere, monitorare e posizionare correttamente questi mezzi nel giusto timing. Questo è il ruolo e la mission della Biocontrol Conference".
La prima sessione ha affrontato temi come la produzione a zero residui nel mercato europeo, la lotta integrata avanzata nell'orticoltura protetta siciliana e i servizi ecosistemici indotti dalle cover crops.
Nella seconda sessione invece sono stati approfonditi argomenti come gli idrolizzati proteici nell'affrontare lo stress abiotico, gli estratti vegetali con proprietà insetticide, le strategie integrate nella produzione di baby leaf e il controllo biologico dei fitofagi degli agrumi.
La terza sessione ha toccato temi vari, tra cui i risultati ottenuti su diverse colture dalle sostanze di base, le strategie a "residuo zero" in uva da tavola, gli induttori di resistenza applicati nella viticoltura toscana, le nuove frontiere degli studi sulla stanchezza del suolo, e anche botanicals e piante resilienti ai cambiamenti climatici.
La Biocontrol Conference 2023 si è avviata alla conclusione nel pomeriggio del 16 novembre, con l'ultima tornata di relazioni. La quarta e ultima sessione ha infatti affrontato macrotemi, come il ruolo del microbioma nel biocontrollo microbico, gli aspetti comportamentali dei vettori di Xylella, la disinfezione biologica del suolo e i funghi e nematodi entomopatogeni.
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