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Parla un produttore pugliese

Agrumi, un’estate di irrigazioni di soccorso

Fa ancora molto caldo, complice l'anticiclone africano che nelle ultime ore pare stia allentando la morsa anche al Sud Italia, dopo che nei giorni passati ha assediato il mediterraneo.

Anche la fine dell'estate 2023 risulta particolarmente rovente e asciutta, dopo un luglio in cui si è registrata la più alta temperatura media globale mai censita prima. Un andamento climatico che, tra le altre categorie produttive, preoccupa i protagonisti del settore primario, per le conseguenze negative che genera sui raccolti e sulle piante. In queste settimane di caldo eccessivo, gli agricoltori aumentano la frequenza e la durata delle irrigazioni, interventi che però fanno lievitare i costi di produzione.

"Il nostro traguardo è quello di arrivare a ottenere un frutto commercializzabile per tutta la durata della stagione, ma tali risultati sono sempre più faticosi da raggiungere - commenta Domenico Maraglino, agrumicoltore di Massafra - Le irrigazioni di soccorso hanno caratterizzato l'estate 2023. Sto ricorrendo tuttora a questa pratica, pur di garantire ai miei clienti arance e clementine di alta qualità, grazie anche alle maggiori quantità di acqua fornita alle piante e ai lunghi tempi di erogazione. I turni irrigui, se in passato avvenivano ogni settimana, adesso occorre effettuarli ogni di 3-4 giorni, per una durata anche di 4 ore ciascuno. La siccità è tra le calamità più rilevanti per l'agricoltura pugliese. L’evidente cambiamento climatico, oltre a preoccuparci come cittadini di questa terra, ha effetti immediati sul fronte economico, poiché spesso compromette qualità e quantità delle coltivazioni".

Stato attuale dei frutti

L'imprenditore, che conta circa 6 ettari dedicati ad agrumi allevati in regime biologico, ci racconta che per limitare le spese di gestione, specie quelle energetiche, alterna la fornitura d'acqua ai suoi alberi attingendo tra l'ente d'irrigazione e quella proveniente dal pozzo artesiano. "Tra 70-80 giorni inizierò la raccolta. Le coltivazioni sono in ottima salute. La produzione è soddisfacente, nonostante la cascola abbondante verificatasi specie per determinate più sensibili, come Lane Late. E' in corso l'ingrossamento del frutto, poi si passerà alla fase di acquisizione degli zuccheri e infine del viraggio. Se l’agrumicoltura si è sviluppata così tanto nell'arco ionico è perché da sempre coesistono condizioni pedoclimatiche ideali, ma i cambiamenti climatici rendono complesso il futuro di questo antico business".