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Koppert

Tecniche di biocontrollo su vitigni: soluzioni contro cocciniglie e acari dannosi

Negli ultimi anni, in tutti i settori agricoli italiani è aumentata la richiesta per una produzione più sostenibile e attenta ai residui. Questo è ancor più vero anche per la produzione viticola, spinta in questa direzione anche dalle richieste di GDO e consumatori.

E' in quest'ottica che Koppert, azienda leader mondiale in lotta biologica e impollinazione, continua a sviluppare protocolli di difesa e collaborazioni con importanti realtà del settore. Lo scopo è sempre quello di attingere all'ampio portfolio di soluzioni biologiche a disposizione per mettere a punto protocolli di difesa efficaci e sicuri per l'ambiente ed il consumatore.

"Dopo diversi anni di costante crescita, nel 2023 lavoreremo su più di 700 ettari di vigneti, distribuiti soprattutto tra il Nord-Est e la Toscana. Queste superfici includono ovviamente aziende bio ma la grande maggioranza opera in convenzionale" spiegano i tecnici Koppert Edoardo Filippi e Daniele Marraccini, responsabili rispettivamente di Friuli e Toscana. "Le principali avversità su cui lavoriamo sono la cocciniglia cotonosa e, in maniera minore, i vari acari fitofagi come Eotetranychus, Colomerus e Panonychus spp.".

Confezione di Citripar posizionata in vigneto

Nella foto a destra: adulto di A. vladimiri (Citripar) intento a parassitizzare una cocciniglia 

Tra i principali prodotti Koppert utilizzabili contro le avversità della vite si possono annoverare:

- Citripar (Anagyrus vladimiri): imenottero parassitoide e in grado di parassitizzare diverse specie di cocciniglie cotonose (sia Planococcus che Pseudococcus spp.). La sua formulazione innovativa in pupe consente una buona tolleranza al trasporto nonch di sfruttare al meglio la vitalità dell'insetto adulto in campo. La pratica confezione in bottiglia inoltre permette un rapido posizionamento in campo.

- Cryptobug(-L) (Cryptolaemus montrouzieri): coleottero coccinellide, vorace predatore di svariate specie di cocciniglia e in grado di ripulire rapidamente focolai già presenti. Questo insetto è disponibile sia in formato larva che adulto, entrambi capaci di predare grandi quantitativi di tutti gli stadi di cocciniglia cotonosa.

- Capsanem (Steinernema carpocapsae) e Larvanem (Heterorhabditis bacteriophora): nematodi entomopatogeni formulati in un gel biodegradabile e applicabili per via fogliare disciolti in acqua. Questi organismi predatori penetrano negli insetti, li uccidono con l'aiuto di dei batteri simbionti e se ne nutrono. Già usati su svariate colture ed avversità, hanno dimostrato la loro efficacia tra gli altri su coleotteri (come Otiorhynchus spp. e Popilia japonica) e lepidotteri (come Lobesia botrana).

- Spical Ulti-mite (Neoseiulus californicus): questi sacchettini impermeabili e compostabili da appendere alle piante sono vere e proprie bio-fabbriche da cui gli acari predatori fuoriescono per settimane andando a predare diverse specie di acari dannosi come Eotetranychus carpini, Panonychus ulmi e il comune ragnetto rosso, Tetranychus urticae.

Nella foto a sinistra: sacchettini di Spical Ulti-mite

I prodotti "Ulti-mite" sono particolarmente innovativi in quanto forniscono popolazioni di acari utili in innovativi sacchettini impermeabili e compostabili con un gancio predisposto per essere appesi rapidamente alle piante. Da queste vere e proprie bio-fabbriche in miniatura usciranno in modo continuo e per svariate settimane voraci predatori pronti a divorare gli acari parassiti presenti sulla pianta. 

"Oltre alle soluzioni biologiche già collaudate, continuiamo ad aggiornare protocolli e prodotti per essere in grado di dare sempre risposte efficaci alle problematiche incontrate dai produttori" spiega Francesco Bourlot, responsabile Sviluppo Prodotti di Koppert Italia. "Alcune delle avversità su cui stiamo lavorando maggiormente al momento per quanto riguarda la vite sono il Parthenolecanium corni, lo Scaphoideus titanus e la Lobesia botrana oltre a varie malattie fungine come oidio e peronopora". 


Nematodi entomopatogeni visti al microscopio ottico

La domanda per soluzioni biologiche di questo tipo è in aumento da anni, di pari passo con la diminuzione dei principi attivi di sintesi tradizionali. Ci si aspetta inoltre un aumento di questa tendenza nel prossimo futuro viste le direttive Farm to Fork per il 2030. Questo vale sia per le aziende biologiche che per quelle a produzione integrata.

La grande sfida per il mondo del biocontrollo sarà essere pronti ad affrontare nuove sfide di mercato e normative come la produzione a residuo zero e l'arrivo di nuovi organismi esotici invasivi. Per queste ragioni la rete di tecnici Koppert, forte di più di 20 tecnici specializzati, sta avviando collaborazioni in tutta Italia al fine di mettere a punto protocolli di difesa specifici per ogni coltura, parassita ed areale.

Per maggiori informazioni:
Koppert
www.koppert.it

Data di pubblicazione: