"In generale, la campagna del pomodoro è stata difficile, nel senso che ci si aspettava una buona produzione che, di fatto, si è rivelata sottodimensionata rispetto alle aspettative. Le elevate temperature hanno avuto una ricaduta sulle rese per ettaro e sui calibri, con bacche medio-piccole. Per il pomodoro da industria, per esempio, in alcuni campi ci si aspettava un raccolto di 1.200 ton, a fronte invece di minori rese, quantificabili in 900 tonnellate”. Così a FreshPlaza Umberto Todisco, presidente di A.P.O.M. (Associazione di Produttori Ortofrutticoli Meridionali) e ideatore del marchio Rare Bontà.
Umberto Todisco, presidente di A.P.O.M. (Associazione di Produttori Ortofrutticoli Meridionali) e ideatore del marchio Rare Bontà
Nei suoi 20 anni di storia, A.P.O.M si è evoluta grazie a un team capace di interpretare le esigenze di un mercato sempre più esigente, consapevole che, per crescere, ha bisogno di qualità e servizio. La produzione di pomodoro derivante da 1.000 ettari di coltura dedicata si attesta mediamente intorno a 120mila ton, sia da agricoltura biologica sia convenzionale: l'80% del pomodoro lungo viene coltivato nella Capitanata (Puglia) e il 20% in Campania, cui si aggiungono i formati speciali (datterino e pomodorino Corbarino), commercializzati a marchio Rare Bontà.
“Negli ultimi anni l’azienda, nell’ottica di mettere a valore un prodotto in origine povero, ha scommesso su un segmento di mercato nuovo rispetto all'esperienza che storicamente ci ha caratterizzati. E’ così che è nato il marchio dei trasformati Rare Bontà. Una linea di prodotti gourmet lavorati artigianalmente, a base di pomodorino Corbarino, di San Marzano Dop e di pomodoro Piennolo del Vesuvio. L’obiettivo è valorizzare l'identità tipica del territorio, la tradizione e il gusto dei prodotti che identificano l'Agro Nocerino Sarnese, una delle zone più fertili e produttive del nostro paese”.
Tra i prodotti di punta dell'azienda, figura la passata di solo pomodorino Corbarino in vaso di vetro, la scelta ideale per la preparazione di un semplice piatto di pasta, e i pomodorini Corbarino essiccati semi-dry, disponibili nei formati da 225, 400 e 560 grammi. La qualità è il punto cruciale di tutta la filiera, e deriva anche dai tempi richiesti tanto per la lavorazione manuale in campo quanto nei vari processi di trasformazione, a partire appunto dalla pelatura a mano dei pomodori.
"Siamo del parere - spiega Umberto Todisco - che anche i trasformati ottenuti dal pomodoro da industria siano prodotti di qualità, tuttavia sono i processi su larga scala che, rispetto alle produzioni artigianali, tendono all'omologazione del gusto. Mettere i pomodori interi nelle scatole e conservarne il sapore è un'arte che comporta elevati costi di produzione, che si distanziano notevolmente dalle classiche passate lavorate con processi industriali".
“Sebbene posizionate su un livello top quality e di nicchia - conclude l'imprenditore - le nostre referenze a marchio Rare Bontà tengono conto di un buon rapporto qualità-prezzo. Tuttavia, i rincari in ogni fattore della filiera del pomodoro incideranno molto sul prezzo finale, con il risultato che, già da adesso, i prezzi a scaffale sono aumentati perlomeno del 30%. Oltretutto, da settembre e per l’ultimo scorcio della campagna del pomodoro da industria, c’è stata pochissima produzione, con prezzi in campagna che hanno superato anche i 22 centesimi. In tale direzione, permane la preoccupazione che, a causa dei minori volumi, i clienti non potranno onorare i quantitativi contrattualizzati".
Per maggiori informazioni:
Umberto Todisco
Rare Bontà
Via dei Goti, 234
84012 Angri (SA)
+39 081 948596
+39 335 838 4949
Email: [email protected]
Web: www.rarebonta.it