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Bucce dei frutti e fichidindia rivivono in scarpe e occhiali

Trasformare piante infestanti e scarti di lavorazione della frutta in occhiali e scarpe di design: sono alcuni dei progetti presentati da Altamoda, alla Maker Faire Rome organizzata da Camera di Commercio di Roma, nell'ambito di R3Circle - Riuso, Riciclo, Rigenero - un progetto per promuovere processi e materiali innovativi nello spirito della sostenibilità e dell'economia circolare.

"Per gli agricoltori pugliesi le piante di ficodindia sono considerate un vero e proprio infestante e quindi un rifiuto della lavorazione agricola. La nostra idea è stata di trasformare le pale, in pratica le foglie, in un un materiale per realizzare le montature degli occhiali" ha spiegato Cristiano Ferilli, di Ferilli Eyewear. Una volta raccolti gli scarti delle sfoltiture dei campi le pale dei fichi d'india vengono disidratati e posti in strati per formare delle lamine compatte che vengono modellate in montature degli occhiali in cui vengono anche usate lamine di betulla e legno delle botti di barrique del vino ormai dismesse. Ne nasce un occhiale unico, ognuno ha una trama originale, e capace di valorizzare uno scarto in un accessorio di moda.

Scarpe ottenute dagli scarti di lavorazione nella frutta (fonte: Altaroma)

Analoga filosofia è dietro alla linea di scarpe Id.Eight, un progetto nato nel 2020 grazie a un crowdfunding che utilizza scarti di lavorazione della frutta per produrre buona parte dei materiali, ad esempio bucce e torsoli delle mele risultanti dall'estrazione dei succhi vengono biopolimerizzati per diventare una sorta di pelle sintetica oppure le suole che nascono utilizzando in parte suole di vecchie scarpe. 

Fonte: Ansa

Data di pubblicazione: