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Considerazioni sulla sperimentazione di un dispositivo di foto ossidazione idrata catalitica

Ortofrutta: incremento della conservabilità in post-raccolta

"Parlare di post-raccolta significa parlare di conservazione, conservabilità, condizionamento, distribuzione, ma anche di disordini e patologie: funghi, lieviti, batteri, e il russet spotting, conseguenza di una determinata quantità di etilene emessa in fase di post-raccolta dalla maggior parte degli ortofrutticoli".

Ha introdotto così la sua presentazione Riccardo Massantini (foto a lato), professore del Dipartimento per le innovazioni nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell'Università della Tuscia (DIBAF-Unitus), in occasione del convegno organizzato da Italia Ortofrutta lo scorso 21 giugno.


Slide della presentazione di Massantini. 

"A contrastare l'accelerazione di maturazione e la senescenza, esiste un sistema di foto ossidazione idrata catalitica (PCO) - ha continuato Massantini - Il principio su cui la tecnologia PCO si basa prevede due fasi. Nella prima l'apparecchiatura, che al suo interno ha una barra di ossido di titanio, viene colpita da raggi UV, realizzando una fotocatalisi di molecole di acqua e ossigeno in specie reattive, quali radicale ossidrile e ione superossido. Nella seconda fase si realizza un'ossidazione di composti organici volatili, ad esempio l'etilene, con degradazione di batteri, funghi e virus". 

Nel primo biennio di sperimentazione (quello 2020-2021), gli obiettivi erano quattro: testare l'efficacia della tecnologia PCO in condizioni operative; valutare gli effetti del trattamento; eseguire le prove di conservazione su più prodotti possibili; favorire il trasferimento di conoscenze e competenze dall'Università alle Organizzazioni di produttori. "Ma anche viceversa - ha sottolineato Massantini in merito all'ultimo obiettivo - Abbiamo imparato molte cose da chi lavora in campo negli ultimi due anni".


Slide della presentazione di Massantini. 

La sperimentazione è giunta all'inizio del terzo anno. "Nel primo biennio sono state coinvolte 18 Op-Organizzazioni di Produttori, nel prossimo (2022-2023, ndr) saranno 25. In merito agli effetti del trattamento PCO, stiamo continuando a valutare la contaminazione microbica dell'aria all'interno delle celle di conservazione, la contaminazione microbica superficiale del prodotto, e il suo stato di conservazione e qualità. Se nel primo biennio sono stati testati 12 prodotti di 10 Op, nel secondo saranno sempre 12, ma di 12 Op".

Nella prima annualità progettuale, il 2020, la sperimentazione è stata condotta su fragola, asparago, cavolfiore, zucchino, mela e radicchio. Nel 2021, il test è stato effettuato su peperone, lattuga, uva da tavola, kiwi, mirtillo e pesca. "Nei primi due anni, abbiamo potuto constatare che: la PCO non interferisce con lo stato fisiologico del prodotto; i prodotti a breve conservazione, di 24-48 ore, non ne traggono beneficio; l'effetto sanitizzante non è risultato sempre evidente, a causa dell'impossibilità di isolare la cella di stoccaggio del trattamento dalle attività lavorative svolte presso le Op".


Slide della presentazione di Massantini. 

Quest'ultimo punto ha rappresentato una criticità, su cui si sta apportando un'azione correttiva. "Se nel primo biennio i test sono stati effettuati solo presso le Op, per il biennio successivo ci saranno, in parallelo, test nelle celle delle Op e dell'Università".

Per la terza annualità del progetto, il 2022, sono già terminati i test su arancia e carota, mentre sono in corso quelli su ravanello e pomodoro. Inoltre sono previsti test su pere e kiwi nel corso dell'anno. "I primi risultati della sperimentazione in doppio mostrano una relativa efficacia del trattamento PCO. Le prove interne su arancia riducono la contaminazione dell'aria in cella sia per batteri sia per funghi. Le prove interne su carota mostrano un effetto sui funghi", ha concluso Massantini.

Durante la quarta annualità progettuale, il 2023, le attività verranno condotte su: limone, albicocca, fragola, lampone e mora, pesca, zucchino, fiori di zucca e zucca, uva da tavola.