Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Se n'è parlato in un workshop organizzato dal CREA OF di Pontecagnano

Fare ricerca per portare innovazione nell'ambito dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio

Tra gli obiettivi dell'Agenda 2030, il principale è quello di azzerare il fenomeno della fame nel mondo, dovendo fare i conti con l'incremento demografico mondiale, la diminuzione delle risorse produttive, in un'ottica di una produzione di cibo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale, e senza tralasciarne la qualità. Il CREA, dunque, con il PROGETTO PON R&I 2014-2020, denominato "Progetto POFACS - Conservabilità, qualità e sicurezza dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio", sta lavorando in questo senso, ed è pronto a instaurare sinergie con le amministrazioni locali di tutto il territorio nazionale.

Ieri 28 giugno 2022, si è tenuta, presso la sede del CREA - Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano, in provincia di Salerno, la presentazione del progetto POFACS, coordinato da Teodoro Cardi, con illustrazione dei primi risultati ottenuti.

L'obiettivo del progetto POFACS è migliorare la conservabilità, la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio, ossia prodotti ortofrutticoli di facile e pronto utilizzo che, dopo la raccolta e prima della vendita, subiscono processi minimi di trasformazione.

Le principali sfide del settore sono l'aumento della sostenibilità e dell'efficienza d'uso delle risorse, l'estensione della shelf-life e l'aumento della qualità del prodotto in post-raccolta. Tutto questo può concretizzarsi solo attraverso l'innovazione: nella gestione colturale, con interventi di valorizzazione della biodiversità vegetale esistente o di nuove varietà, con la messa a punto di protocolli produttivi specifici e di innovativi processi tecnologici, e con lo sviluppo di modelli previsionali.

Le filiere produttive prese in esame dal progetto sono state le seguenti: ortaggi da foglia e baby leaf, ortaggi da frutto, melograno, uva da tavola, agrumi , altra frutta, e attività trasversali. Per ciascun comparto sono stati registrati risultati diversi.

Su rucola è stato svolto un lavoro di valutazione della variabilità genetica per architettura della pianta, morfologia fogliare e resistenza a patogeni. Valutazione della qualità sensoriale e accettabilità del consumatore di nuovi genotipi di baby leaf. Infrared imaging per una diagnosi precoce di patogeni presenti nel suolo e valutazione della soppressività di compost di diverse origini. Caratterizzazione molecolare di nuovi patogeni e messa a punto di un protocollo integrato per ridurre il contenuto dei nitrati nelle foglie.

Per le altre tipologie di baby leaf, si è lavorato alla ricerca di nuove tipologie di indivia scarola e riccia, per la messa a punto di nuovi protocolli per il residuo zero per spinaci destinati alla surgelazione. L'utilizzo della luce e di diverse lunghezze d'onda per la crescita e la conservazione di germinelli, microgreens e baby leaf.

Su carciofo, sono stati messi a punto nuovi protocolli di gestione agronomica in regime bio per il miglioramento della qualità; e in più sono stati studiati packaging innovativi e sostenibili, realizzati in cellulosa per il confezionamento del carciofo, e sistemi di conservazione a base di oli essenziali. Per pomodoro e carota, la ricerca si è incentrata sullo sviluppo dii nuove cultivar colorate per la realizzazione di snack.

Per l'uva da tavola, sono in fase di creazione delle nuove apparecchiature e sistemi di trattamento in pre-conservazione con ozono gassoso o acquoso. E' in fase di sviluppo un prototipo di produzione di ozono di plasma atmosferico all'interno di confezioni sigillate. Inoltre, sono in fase di creazione nuove colonie di lieviti antagonisti di Botrytis cinerea.

Su melograno invece si è partiti da una caratterizzazione varietale prima, per poi valutare la qualità dei frutti frigoconsevati, mettendo a punto un metodo di premitura che ne esaltasse la qualità. Invece per altre tipologie di frutta si è passata in rassegna la ricerca di varietà maggiormente performanti di agrumi e pesco in IV gamma.

Le attività trasversali legate al progetto sono le seguenti: test sperimentali per la creazione di prodotti ortofrutticoli innovativi mediante stampe 3D; packaging innovativi e intelligenti dotati di recettori gastronomici; utilizzazione dei residui della lavorazione della IV gamma, come substrati per la crescita di microrganismi probiotici.

Il progetto include tre partner pubblici (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, con varie sedi operative, Università di Foggia, Università di Catania) e dieci partner privati coinvolti in diversi settori della filiera produttiva.

Al workshop sono intervenuti: Gianluca Francese, Responsabile sede Pontecagnano CREA OF; Daniele Massa, Direttore CREA OF ; Stefania De Pascale, UNINA, Vice Presidente CREA; Miquela Ugolini, MiPAAF, Vice Capo Ufficio Legislativo; Mariella Passari, Direttore Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali Regione Campania; Giuseppe Lanzara, Sindaco di Pontecagnano;Teodoro Cardi, Coordinatore progetto. I primi risultati del progetto sono stati presentati da: C. Pane, CREA OF; D. Massa, CREA OF; S. Scarpa, Ortomad; M. Galiè, Salpa; S. Lombardo, UNICT; A.D. Marsico, CREA Viticoltura ed Enologia; D. Simonelli, SAIM; F. Ferlito, CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura; R. Surico, Masseria Frutti Rossi; C. Severini, UNIFG. L'evento è terminato con una tavola rotonda su rucola.

Per maggiori informazioni:
CREA - Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo
Via Cavalleggeri, 25
84098 Pontecagnano (SA)
+39 089 386211
of@crea.gov.it
teodoro.cardi@crea.gov.it