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Il commento di numerosi operatori da nord a sud

Fruit Logistica 2022: guarda le foto dagli stand!

Un'affluenza in netto calo rispetto a un'edizione normale, ma ciò non ha impedito di avere contatti e incontrare nuovi potenziali clienti. E' questa una fotografia della fiera Fruit Logistica tenutasi a Berlino dal 5 al 7 aprile 2022. Erano circa 330 gli espositori italiani, poco più della metà rispetto al 2020.

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera!Albino Carli

"Fiera decisamente sotto tono rispetto al solito - commenta Albino Carli, direttore del Consorzio Produttori Patate Associati (PPAS) - Mancavano tanti espositori e anche i visitatori sono stati pochi. La giornata del mercoledì è stata buona, con diversi incontri che sono avvenuti in modo meno frenetico rispetto al solito. Per certi versi, è anche stato meglio così. Il giovedì è stata giornata di defaticamento, con la maggior parte degli stand praticamente vuoti già verso le 11 del mattino. Devo dire però che non è stata una sorpresa: immaginavamo ci fosse minore affluenza". 

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera!

"In ogni caso - continua Carli - bisognava ripartire in qualche modo e, probabilmente, il conflitto bellico in Est-Europa non ha aiutato a ottenere un risultato migliore. Da operatore del settore sono contento di aver partecipato: è stato un modo per rivedersi e riprendere una sorta di normalità lavorativa. E' stata l'occasione per confrontarsi con clienti e colleghi sulla grave crisi dei costi che la filiera agroalimentare sta sopportando, nel suo complesso".

Enrico Turoni

"Sono andato a Berlino senza tante aspettative - esordisce l'imprenditore Enrico Turoni di Forlì, che produce strumenti tecnologici per l'ortofrutta - ma, tutto sommato, mi ritengo soddisfatto. Non ho incontrato persone di gruppi molto importanti, forse perché avevano ridotto la partecipazione. Ho avuto però contatti da tutto il mondo. Sono mancati clienti asiatici e africani. Ho avuto molti contatti da paesi come Georgia, Armenia e anche diversi ucraini produttori di mirtilli".

Bilancio positivo per Op Altamura. "L'affluenza è stata bassa. La situazione geopolitica ha influenzato molto la fiera e forse anche il periodo a ridosso della Pasqua non ha aiutato. Sicuramente abbiamo notato più qualità nei contatti e meno curiosi. Ad ogni modo, è stata una piacevole occasione per rivedere in presenza alcuni dei nostri partner. Tutto sommato, è una buona ripartenza".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Alfonso e Fabio Altamura

Anche Vincenzo Sorace della Op Monte parla di una fiera più lenta in termini di presenza. "La valuto comunque in maniera positiva, perché ho potuto incontrare parecchia gente".

Rita Biserni, in rappresentanza della Alegra di Faenza, dice: "Siamo stati molto soddisfatti della fiera. Avevamo mantenuto il nostro solito, grande stand, e abbiamo ricevuto tantissimi clienti. Certamente ci sono state meno presenze rispetto al 2020 o 2019, ma ce lo aspettavamo. Abbiamo avuto più tempo per parlare con i clienti e ritengo che questa fiera della ripartenza ci voleva proprio".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Al centro Alessandro Valente

Per Alessandro Valente della Valente Pali il bilancio è in bianco e nero, "più nero che bianco. Le visite programmate con i nostri abituali clienti e potenziali le abbiamo avute tutte, e con risvolti positivi. Quasi inesistenti invece i nuovi contatti, segno della bassa affluenza: i visitatori in fiera erano veramente pochi.

"Una fiera sottotono, ma abbiamo incontrato tutti coloro che erano stati interpellati preventivamente", dice Patrizio Neri presidente Jingold di Cesena. "Noi lavoriamo in tutto il mondo e abbiamo incontrato anche i partner sudamericani che stanno per iniziare la stagione del kiwi. Di certo ha fatto una brutta impressione vedere nei padiglioni tanti spazi vuoti: avrebbero potuto ridurre il numero delle hall e concentrare di più gli stand".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Ampi spazi vuoti in fiera e poca gente il primo giorno

Teresa Diomede, titolare dell'azienda Racemus e socia APOC, riporta che il primo giorno fiera ha messo un po' tutti (espositori e visitatori) psicologicamente alla prova. "Trovare gli stand semi-vuoti non è stata una bella immagine e, anzi, ha sortito l'effetto di un messaggio poco edificante per il futuro. Nel secondo giorno, quello che da sempre è il più frequentato, la situazione è migliorata con l'arrivo di molti visitatori. Nel complesso, ritengo che la fiera abbia segnato l'inizio della ripresa. O almeno tutti ce lo siamo augurato".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Foto di gruppo di Apoc

Andrea Maraldi della Maraldi Sementi di Cesena ha partecipato per la prima volta alla kermesse berlinese. "Siamo molto soddisfatti del nostro primo debutto internazionale. Abbiamo mostrato molte delle nostre varietà innovative. Abbiamo incontrato i principali clienti e rivenditori, così abbiamo potuto fare il punto della situazione di persona. Inoltre abbiamo avuto contatti di potenziali nuovi clienti da America e Africa".

Giovanni Naddeo, Ceo della Naddeo technologies, dichiara: "Per noi, alla fine dei conti, è stato un evento positivo. Si è avvertita un po' di incertezza, ma per quanto ci riguarda tutti gli appuntamenti che avevamo sono stati confermati e abbiamo avuto un buon successo per la detorsolatrice. Inoltre abbiamo incontrato qualche cliente che, per via della pandemia, non era stato possibile andare a visitare".

Mariapia Paolillo, socia dell'omonima azienda specializzata in finocchio, sostiene che è stata la fiera più bella. "Davanti alle difficoltà del momento che stiamo vivendo, essere a Berlino ha significato fare una scelta. Secondo me, è stata un'esperienza bellissima: è facile essere in fiera, quando tutto va bene. E' proprio nelle difficoltà che, invece, viene fuori il carattere di un'azienda. Finalmente abbiamo potuto rivedere colleghi, clienti e visitatori dal vivo. Si è parlato di ripresa, futuro, confronto e innovazione. Io sono tornata a casa ricca di emozioni e ricaricata". 

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Ciro e Mariapia Paolillo

"Una fiera di sostanza e concretezza, più tranquilla, ordinata e meno convenzionale, con incontri importanti e decisivi, anche con i nostri fornitori dell'emisfero sud del mondo". E' così che Giuseppe Galluccio, responsabile commerciale di Gruppo La California definisce l'edizione 2022 di Fruit Logistica. "E' risultato un evento selettivo, per certi versi. Entrare nella Hall 2.2, una delle due tradizionalmente ad appannaggio dell'Italia, e vedere la mancanza di grandi gruppi consolidati o il ridimensionamento dei loro stand, e la presenza di aziende che, negli anni precedenti, avevano il loro spazio espositivo nella Hall 4.2, devo ammettere che ha fatto un certo effetto".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Il gruppo de La California

"In sostanza, siamo stati felici di ricominciare - continua Galluccio - La presenza resta fondamentale nei rapporti commerciali e personali con i clienti. Solo così si dimostra la fede ortofrutticola. Inoltre, quest'anno i visitatori sono stati di qualità: rispetto agli anni passati, c'è stata una forte scrematura".

"Siamo soddisfatti anche perché eravamo partiti con basse aspettative. Il bilancio per noi è stato molto positivo, abbiamo rivisto i clienti storici e ne abbiamo incontrati di nuovi. Ora vediamo come si svilupperanno i nuovi contatti", commenta Gianmarco Callegari della Top Control.

Piergiorgio Fava, sales manager della Cervati Import Export, riferisce: "L'ho trovata comunque una fiera interessante. Un po' sottotono per le defezioni registrate, ma c'era voglia di ripartenza. Essendo presenti, siamo stati premiati con nuovi contatti e vecchi incontri. Se potessi dare un voto, sarebbe un 7: ai miei tempi, a scuola era un bel voto! Una curiosità: un'azienda che aveva dato forfait all'ultimo minuto, mi ha chiesto se per qualche incontro poteva utilizzare come base il nostro stand. Tanta gente in più è venuta, e noi ne abbiamo beneficiato. Lui si è detto pentito di non aver osato maggiormente".

Clicca qui per il reportage fotografico dalla fiera! Foto di gruppo di Naturitalia

Gabriele Ferri, di Naturitalia, è moderatamente soddisfatto. "Considerato l'attuale quadro generale, non penso ci si potesse aspettare di più. C'è stato molto meno afflusso rispetto alle edizioni pre-Covid, ma come evento della ripartenza si può essere moderatamente soddisfatti. Noi abbiamo avuto tutti gli appuntamenti prefissati e anche qualche nuovo contatto". Rispetto alle ultime due annate, in Romagna la primavera non ha avuto gelate troppo devastanti, mentre Spagna, Francia Paesi Bassi e Belgio registrano notevoli danni all'ortofrutta. "Chissà che quest'anno non sia una buona annata, ortofrutticola, per noi" conclude Ferri.

"Si è notata l'assenza di tanti operatori importanti - è l'opinione di Ilenio Bastoni di Green Greenyard presente come visitatore - ma i presenti comunque hanno portato novità e voglia di fare business. Personalmente ho incontrato molti partner commerciali tramite appuntamenti prefissati: un modo per riprendere un percorso che, seppur mai fermatosi, non aveva potuto concretizzarsi in incontri di persona in fiere".

Secondo Francesco Cucchiaro, product manager di GreenTOP, "l'evento Fruit Logistica è stato di fatto un successo, e forse chi non c'è stato ha perso un'occasione importante. Tutti gli espositori, i clienti e i colleghi, che ho avuto modo di incontrare in fiera, hanno voluto superare la paura della pandemia e della guerra. Abbiamo tutti giocato le nostre carte per provare a riprenderci una vita normale o, almeno, più normale possibile. Oltre ad aver incontrato in fiera clienti che non vedevo da due anni, torno a casa con in tasca il risultato di aver presentato insieme a Eurocirce una App che ha fatto notizia, e ha portato al nostro stand spontaneamente quattro nuovi potenziali clienti, molto interessati alle nostre soluzioni". 

Autori: Cristiano Riciputi e Maria Luigia Brusco