Da un progetto pilota, all'implementazione su larga scala: il processo di produzione con acqua riciclata, sviluppato con successo nell’ambito del progetto di ricerca HypoWave, sta per essere applicato per la prima volta su larga scala, come dichiarato dall'Istituto tedesco per la ricerca socio-ecologica. Nel corso del progetto follow-up HypoWave+, la rete di ricerca ha avviato i preparativi per la produzione di ortaggi idroponici su un'area di 1 ha, con acqua di irrigazione riciclata.
La produzione agricola mondiale dipende sempre più dall'irrigazione, ma le carenze idriche regionali e i conseguenti conflitti sull'uso dell'acqua sono in aumento. Anche in Germania, i raccolti ad alta resa non devono essere dati per certi, a causa del caldo prolungato e dei terreni asciutti, e si cercano nuovi metodi di coltivazione a risparmio idrico. Attraverso il progetto di ricerca HypoWave+, guidato dal Politecnico di Braunschweig, il Ministero federale tedesco dell'istruzione e della ricerca sta quindi finanziando l'implementazione di una forma alternativa di coltivazione agricola, in combinazione con il riutilizzo dell'acqua su scala industriale.
Dopo circa 20 giorni di coltivazione e 20 giorni in serra, il team del progetto ha raccolto la prima lattuga idroponica. Acqua e sostanze nutritive potrebbero essere riutilizzate nel processo.
Processo HypoWave: un’alternativa per l'agricoltura
Il processo idroponico, in base al quale le piante coltivate fuori suolo vengono alimentate attraverso una soluzione nutritiva che utilizza acqua riciclata, era stato testato con successo in un precedente progetto a Hattorf, nella Bassa Sassonia. "Ora l'obiettivo è portare l'esperienza acquisita nel processo a risparmio idrico basato sull'acqua riciclata, nella produzione su larga scala, fornendo un adeguato supporto scientifico", afferma il project manager Thomas Dockhorn del Politecnico di Braunschweig. Il nuovo processo HypoWave non offre solo un'alternativa all'irrigazione con acqua potabile e sotterranea; questo metodo di coltivazione ottimizza anche l'apporto di nutrienti vitali come azoto e fosforo, che vengono forniti alle piante dall'acqua trattata.
Dopo la raccolta, i test di laboratorio dimostreranno se i cespi di lattuga, esteriormente ben sviluppati, mantengono effettivamente le promesse.
Produzione regionale e cambiamento climatico
Insieme agli agricoltori della Bassa Sassonia, gli scienziati stanno pianificando di produrre fino a 700 tonnellate di pomodori e peperoni in serra, su un ettaro di superficie coltivata. Le verdure saranno vendute nei negozi di alimentari regionali per tutto l'anno, tranne per una breve pausa invernale.
"Nel corso del monitoraggio scientifico di HypoWave+, ci siamo concentrati sulle questioni della gestione della qualità e della commerciabilità del processo", afferma la coordinatrice del progetto Martina Winker dell'ISOE - Institute for Social-Ecological Research di Francoforte, aggiungendo che è importante non solo sviluppare una soluzione praticabile per il sito in oggetto, ma anche essere in grado di trarre da essa raccomandazioni per altre località e agricoltori. Il cambiamento climatico sta visibilmente avanzando. La coltivazione orticola regionale che fa risparmiare acqua ed è praticabile per tutto l'anno in serra potrebbe quindi diventare una vera opzione per gli agricoltori.