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Andy Higgins, amministratore delegato della IFG

"Nella categoria snack, sono le tendenze a influenzare le nostre selezioni di uva da tavola"

Creare un'esperienza culinaria incredibile: questa è la missione della IFG, azienda di breeding di uva da tavola. "Partiamo dal consumatore e poi risaliamo la filiera", afferma Andy Higgins, amministratore delegato dell'azienda. "Se non riusciamo a creare un'esperienza alimentare incredibile per il consumatore, ci sembra di aver fallito".

Durante il processo di breeding, l'azienda tiene traccia di 45 diverse caratteristiche: il peso dell'acino, la resa, la resistenza alle malattie e la conservabilità sono alcune chiave. "Tuttavia, dal punto di vista del consumatore, guardiamo anche all’accumulo degli zuccheri nell’uva da tavola e quale sia il profilo nutrizionale in fase di maturazione. In questo processo, l'azienda si affida ai panel di consumatori e al team per i test interni".

Categoria snack
Ci vogliono circa 10 anni per sviluppare un nuovo vitigno e, una volta piantato, un altro paio di anni prima che il frutto venga commercializzato. "Questo ci porta a una delle maggiori sfide che il nostro team di ricerca e sviluppo deve affrontare: prevedere quali saranno le tendenze alimentari dei consumatori tra 10 anni", ha commentato Higgins.

Con questo obiettivo in mente, l'azienda segue costantemente le tendenze dei consumatori e cerca di capire i dati demografici. "Abbiamo imparato che i consumatori più giovani cercano un prodotto più dolce, e per questo abbiamo studiato le tendenze nella categoria snack e verificato che, tra i consumatori più giovani, c'è spazio per varietà aromatizzate come la Cotton Candy™".

Fornire una scelta
Complessivamente, la IFG ha 47 varietà commerciali brevettate di uva da tavola disponibili per il mercato, e le prime 5 potrebbero rappresentare circa l'80% del volume. C'è spazio per tutte queste varietà sul mercato? Secondo Higgins la risposta è sì.

"Tutte queste varietà superano i limiti rispetto all'esperienza del consumatore, ma i coltivatori e gli esperti di marketing possono sceglierne una per altri motivi". Il comportamento della cultivar in un determinato clima e verificare se si tratta di una varietà precoce o tardiva, può aiutare a estendere la finestra di commercializzazione. "Non esiste una varietà perfetta e crediamo che fornire una scelta sia importante".

In generale, le cultivar commerciali possono essere suddivise in due categorie in base al gusto: uva da tavola neutra e innovativa. Le varietà neutre hanno il sapore che ci si aspetta dall'uva da tavola e costituiscono più della metà della produzione di tutto il mondo. Una delle varietà più diffuse della IFG è la Sweet Globe™. "E' un'uva verde, senza semi, con un basso livello di acidità. Offre un'incredibile esperienza gustativa e si comporta bene in ogni regione di crescita del mondo", ha affermato Higgins. La varietà rossa più popolare è la Sweet Celebration™. Ha un rapporto zucchero/acido più alto rispetto alla Sweet Globe, ed è molto richiesta. E' la seconda varietà di uva da tavola più coltivata al mondo.

Uve da tavola Sweet Globe e Sweet Celebration.

Le uve da tavola innovative hanno sapori e forme diverse rispetto alle tradizionali neutre. "Non rientrano nella categoria di quello che il consumatore medio considera un'uva da tavola", ha affermato Higgins. "Si rivolgono a consumatori interessati a provare qualcosa di nuovo". La varietà più popolare oggi è la Cotton Candy™. E' stata la prima varietà nella categoria delle uve innovative altamente aromatizzate, ad arrivare sul mercato.

"Stiamo vedendo che questa varietà sta performando particolarmente bene con i consumatori che hanno familiarità con gli snack al gusto di zucchero filato". Anche la Candy Snaps™, un'uva da tavola al gusto di fragola, è molto popolare e Higgins è molto orgoglioso della Candy Hearts™ per il suo aroma. "Ha un profumo inebriante che ne favorisce le vendite, tanto da vederle esaurite solo poche ore dopo la sua esposizione sugli scaffali". Una varietà che non è ancora disponibile nei negozi, ma che ha ottenuto il punteggio più alto dai panel dei consumatori, è la varietà Bebop™. Sembra che sarà un'uva da tavola di buona produzione, ma non sarà disponibile prima di 18 mesi.

Uve da tavola Cotton Candy e Bebop.

L'imballaggio generico non funziona a lungo termine
Per quanto riguarda gli imballaggi, c'è una tendenza verso quelli più generici e non identificativi. "Alcuni retailer richiedono solo confezioni generiche, ma credo possa essere un'occasione mancata", ha affermato Higgins. "Penso che questa tendenza sia di breve durata perché i consumatori si identificano sempre più con il cibo che mangiano. Vogliono conoscere la varietà che mangiano e il Paese di origine. Comunicarlo è molto importante per il consumatore".

C'è anche una tendenza verso imballaggi più piccoli per le famiglie meno numerose. "In Europa, ad esempio, l'uva da tavola viene venduta in cestini da 250 grammi e in clamshell. Negli Stati Uniti, invece, la stragrande maggioranza dell'uva da tavola viene ancora venduta in sacchetti". Higgins condivide la tendenza verso i clamshell perché il frutto ha così una maggiore protezione, alla luce delle misure anti-Covid. Ancora più importante, i clamshell offrono trasparenza sui prezzi e i consumatori sanno in anticipo cosa pagheranno.

L'uva da tavola in sacchetti viene solitamente venduta al chilogrammo, con potenziali sorprese alla cassa. I clamshell sono anche molto più facili per il pagamento alle casse automatiche. Negli Stati Uniti, i negozi di prodotti club vendono spesso uva da tavola in clamshell, e si registra una tendenza verso quelli da 3 libbre, rispetto a quelli da 4 libbre.

Uva da tavola in clamshell.

Varietà uniformi in tutti i Paesi di coltivazione
Il processo di breeding di tutte le varietà della IFG inizia nel laboratorio dell'azienda a Delano, nella Central Valley, in California. Da lì, un numero selezionato di varietà viene testato in altri Paesi tra cui Perù, Cile, Sudafrica, Australia, Italia e Spagna.

"Noi selezioniamo varietà che risultano uniformi in tutte le regioni di coltivazione, poiché i retailer sono alla ricerca di un'uva da tavola che risulti uniforme in tutte le regioni di fornitura, per tutto l'anno. Dal punto di vista del coltivatore, non vogliamo che debba cambiare varietà, quindi le nostre cultivar più performanti devono poter crescere in ogni Paese e risultare uniformi nel lungo periodo", ha concluso Higgins. Al momento, la IFG ha licenziatari in 14 Paesi diversi in tutto il mondo.


Per maggiori informazioni:
Tamara Baker
IFG
tbaker@ifg.world
www.ifg.world

Data di pubblicazione: