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Reportage fotografico sulla Fiera campionaria di Rieti

Quel piccante che unisce: il linguaggio internazionale del peperoncino

Poche persone, di primo acchito, collegherebbero il nome della città di Rieti con il peperoncino, spezia che più comunemente si tende ad associare alla regione Calabria. Eppure, a dispetto di ogni evento infausto (come il terremoto del Centro Italia nel 2005 o la pandemia nel 2020, che ne hanno sospeso l'organizzazione), Rieti ha festeggiato quest'anno la sua decima edizione della Fiera campionaria mondiale del Peperoncino, svoltasi dal 1 al 5 settembre 2021.

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Come nasce questo apparentemente insolito connubio tra la spezia piccante e la città Centro d'Italia? FreshPlaza ne ha parlato con Livio Rositani, presidente del comitato organizzatore di Rieti Cuore Piccante. "Nel 2011, mio padre Guglielmo, di origine calabrese e appassionato di peperoncino, venne invitato nella città di Diamante (CS) da Enzo Monaco, presidente dell'Accademia Italiana del Peperoncino, dove da più di vent'anni si organizza un festival nazionale dedicato a questa spezia. Mio padre, nell'occasione, oltre a essere nominato cittadino onorario di Diamante, ebbe l'idea, confrontandosi con le istituzioni del comune calabrese, di organizzare anche a Rieti un evento sul peperoncino, con un taglio incentrato sulla coltivazione e sulla cultura gastronomica del piccante condimento".

Il momento del taglio del nastro inaugurale che dà accesso alla Fiera campionaria (quasi 500 varietà in esposizione), alla presenza delle principali autorità convenute, e dell'Ambasciatrice del Vietnam, Nguyen Thi Bich Hue. Clicca qui per accedere al reportage fotografico completo!

Nacque così, proprio nel 2011, la prima edizione della Fiera campionaria di Rieti, che vide il coinvolgimento di tutte le autorità locali e provinciali, nonché la collaborazione di firme prestigiose del mondo dell'arte e dello spettacolo ("Fu per esempio Gaetano Castelli, celebre scenografo della Rai, a disegnare le teche che ancora oggi accolgono le svariate qualità di peperoncini di tutto il mondo durante la Fiera!", sottolinea Livio Rositani).

Livio Rositani (a sinistra) guida Francesco Battistoni (Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) e Daniele Leodori (Vicepresidente della Regione Lazio) durante il giro inaugurale alla Fiera campionaria mondiale del peperoncino (circa 500 le varietà incluse).Tutte le varietà esposte provengono dal campo catalogo realizzato nella piana reatina dall'istituto di ricerca Centro Appenninico del Terminillo "Carlo Jucci".

La prima edizione dell'evento fu un clamoroso successo, tanto che da allora Guglielmo Rositani la ripropose come appuntamento annuale. Successivamente, nel 2019, suo figlio Livio è subentrato al ruolo di presidente del comitato organizzatore. "Io sono anche a capo della delegazione locale dell'Accademia Italiana del Peperoncino. La nostra 'filiale' di Rieti, per così dire, è una delle più folte di tutta Italia, con circa 150 soci".

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"Per me, come per tutti i miei collaboratori, organizzare e realizzare la decima edizione dell'evento dopo un anno e mezzo di lockdown e pandemia ha comportato enormi difficoltà. Ma oggi, grazie all'impegno di tutti e al sostegno di Istituzioni, espositori e sponsor, siamo qui ancora una volta a celebrare il peperoncino, con tanti progetti per il futuro!".

Da un paio d'anni, in collaborazione con il centro di ricerca Carlo Jucci di Rieti (emanazione dell'Università di Perugia), operante nella piana reatina (e dove è ospitato un ricchissimo campo catalogo, con oltre 800 varietà di peperoncino - clicca qui per un video su YouTube), è in fase di prova un ibrido ottenuto dall'incrocio tra il Diavolicchio calabrese e il peperoncino brasiliano Brasil. La nuova accezione, di cui si sta verificando la stabilità genetica, è stata denominata peperoncino Sabino.

Livio Rositani accanto ad alcune piante di peperoncino Sabino. Clicca qui per accedere al reportage fotografico completo! 

Livio afferma: "Appena il secondo anno di sperimentazione sarà concluso, il primo obiettivo sarà quello di ottenere il riconoscimento come nuova varietà e prodotto autoctono. In successiva battuta, con il supporto del Ministero all'Agricoltura, cercheremo di esplorare anche la possibilità di denominare il prodotto a marchio IGP, collegandolo al piatto tipico Amatriciana, ricetta in cui si utilizza il peperoncino tra i principali ingredienti. In ogni caso, con il coinvolgimento di Coldiretti e Confcommercio, abbiamo in animo di costituire una filiera gastronomica e trasversale intorno al peperoncino, noto insaporitore di molti alimenti tra cui formaggi, salumi e olio, trasformando la manifestazione di Rieti in una sorta di vetrina all'aperto dei sapori italiani".

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Nel frattempo, in memoria dei vecchi tempi, durante la X edizione della Fiera di Rieti è stato siglato un rapporto di amicizia tra la città laziale e Diamante. Alla firma erano presenti i Sindaci di entrambi i comuni, oltre a Enzo Monaco. Guglielmo Rositani ed Elisabetta Occhiodoro, presidente del Comitato Gemellaggi e Relazioni internazionali del Comune di Rieti.

Le serate della fiera sono state allietate da eventi di show cooking, presentati dalla giornalista Paola Corradini del Corriere di Rieti (qui in foto sulla sinistra). A presenziare al primo evento, il vicesindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi (al centro) ed Elisabetta Occhiodoro, presidente del Comitato Gemellaggi e Relazioni internazionali del Comune di Rieti. Clicca qui per accedere al reportage fotografico completo!

Livio Rositani conclude: "E' facile allacciare collaborazioni nel campo del peperoncino. Nell'edizione 2019 della manifestazione ospitammo ben 12 Ambasciate straniere (quest'anno ridotte a 2 - Ghana e Vietnam - per ragioni collegate al Covid-19, NdR): il peperoncino è davvero un linguaggio universale e, si sa, parlare la stessa lingua aiuta ad avvicinare paesi, tradizioni e culture".