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Intervista a Gianluca Defendini, Ceo di Unifrutti Group Italia

Import di limoni da oltreoceano nel rispetto delle regole

Sostenibilità, logistica, difficoltà nel reperimento di container reefer e tanti altri gli argomenti affrontati in una lunga intervista (vedi articolo correlato) rilasciata da Gianluca Defendini, CEO di Unifrutti Group Italia, il quale ha raccontato la posizione del colosso agrumicolo e ortofrutticolo sullo scacchiere internazionale.

Gianluca Defendini

Unifrutti Group è uno dei principali player a livello globale nel mercato della frutta fresca, integrato verticalmente nella produzione, commercializzazione e distribuzione, con oltre 14.000 ettari di terreni tra Cile, Turchia, Filippine, Ecuador, Argentina, Sudafrica e Italia, 93 aziende agricole di cui oltre 60 di proprietà. Il Gruppo presidia l'intera catena del valore e, grazie alla diretta proprietà dei terreni situati nelle differenti aree climatiche del mondo, è in grado di servire tutto l'anno più di 50 Paesi in cui distribuisce - a oltre 500 clienti - circa 700.000 tonnellate di frutta fresca, registrando nel 2020 un fatturato atteso di più di 700 milioni di dollari.

Spesso si assume un atteggiamento di difesa, quasi protezionistico, rispetto al tema delle importazioni nel settore agricolo, dimenticando che viviamo in un mercato di libera concorrenza. In tale contesto, il comparto limonicolo, per Unifrutti, riveste un ruolo di primaria importanza. Per comprendere i margini all'interno dei quali produzione e fabbisogno si muovono, abbiamo chiesto al manager, tra le altre, di fornirci alcuni dati.

"Secondo le informazioni più recenti, la produzione italiana di limoni nel 2020 ammontava a circa 473mila ton - ha detto Defendini - mentre nel 2019 era di 446mila ton; quest'ultimo volume è abbastanza cristallizzato dal 2016 in poi, mentre ancora tra il 2014 e il 2015 la soglia oscillava intorno alle 400mila ton annue. D'altra parte, il consumo nel 2019 ammontava a 310mila ton, tra lime e limone: una soglia cui si giunge partendo dal 2015, con 275mila ton consumate, accompagnate da una crescita annua pressoché costante. Per il 90% parliamo di prodotto fresco, transitato nel canale retail".

"Per quanto riguarda l'import - ha aggiunto il CEO - assistiamo a una tendenza discendente, a partire dal 2015 con 180mila ton, per arrivare nel 2020 a 140mila ton. A incidere sul dato contribuisce l'ampliamento del calendario produttivo nella stagione italiana, con l'introduzione di nuovi cloni. Il prodotto importato cui si fa riferimento è di origine sudamericana e sudafricana, ossia complementare e non concorrenziale rispetto alla stagionalità dell'emisfero boreale".

In passato c'è stata parecchia diffidenza nei confronti degli agrumi importati da oltreoceano, talora giustificata da un prodotto generico non conforme ai canoni europei e italiani in tema di residui chimici. I controlli a tale riguardo sono importanti perché servono a proteggere la salute umana.

"Siamo leader nell'importazione in Italia di limoni in controstagione - ha spiegato l'esperto – Circa 12mila le tonnellate che facciamo transitare, destinate per il 98% nella GDO italiana. Il 2020 ci ha visti impegnati per un 65% con limone di controstagione e un 35% di prodotto stagionale. Alla formazione di quest'ultimo dato ha concorso anche la produzione italiana derivante dalla recente acquisizione di Oranfrizer in Sicilia. I controlli alle frontiere sui prodotti d'importazione sono fondamentali e funzionali per tutti, prima di tutto per i consumatori, e per noi che puntiamo sull'innalzamento della qualità dell'offerta. In generale, svolgiamo attività ispettiva lungo tutta la filiera, a partire dalla produzione. Tutti i prodotti importati sono rigorosamente controllati: questa condotta credo sia la nostra carta vincente sui mercati".

"Il nostro prodotto è orientato verso un consumatore consapevole ed esigente. Nel 2021 puntiamo sui limoni con la buccia edibile, triplicandone l'importazione per rendere la nostra offerta più sostenibile e affine alle tendenze di consumo, sempre più attente alla salute".

Per maggiori informazioni: 
Gianluca Defendini
Unifrutti Group
www.unifruttigroup.com