Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Test anche a dicembre

L'ozono potra' diventare una valida alternativa al CIPC per lo stoccaggio delle patate?

L'inibitore di germogliamento Clorprofam (CIPC) è stato ufficialmente bandito nei Paesi Bassi e in Belgio, e presto seguiranno Francia e il resto dell'Unione europea. Si prevede che l'impatto sull'industria delle patate sarà significativo, in quanto senza l'applicazione del CIPC durante lo stoccaggio, la durata di conservazione dei tuberi sarà drasticamente ridotta. Le patate vengono raccolte in autunno ma, se conservate nelle giuste condizioni, la loro shelf life si protrae fino all'estate dell'anno successivo. "Senza CIPC, le patate iniziano a germogliare molto prima, il che significa sostanzialmente la fine della loro durata di conservazione", afferma Joyce Boezaard-Klapwijk di Purfresh.


Risultati del test
Poiché non sono disponibili alternative, l'Organizzazione olandese delle patate (NAO) ha unito le proprie forze a quelle della Purfresh per verificare la possibilità di utilizzare l'ozono come inibitore del germogliamento. "Due container di patate sono stati testati dall'Università di Wageningen e SGS per 28 giorni, con un livello di ozono di 250 ppb", ha detto Boezaard. Le varietà testate erano Challenger, Triplo e Melody e sono rimaste 28 giorni in container refrigerati, con un test di shelf-life eseguito dopo 7 e 14 giorni. La buona notizia è che, dopo quattro settimane, il numero di virus e batteri nelle patate si era ridotto del 122%, senza soffocare le patate. Tuttavia, i livelli di ozono non hanno impedito del tutto il germogliamento. "L'ozono ha rallentato la velocità di germogliamento ma non è stato in grado di prevenirlo del tutto. Sebbene queste patate fossero alla fine del loro periodo di conservazione e quindi tendenti a germogliare, il test non ha dato i risultati attesi".

Questi sono i risultati di SGS e dell'Università di Wageningen dopo il test di 28 giorni. La differenza riguarda il germogliamento nelle patate trattate rispetto a quelle non trattate che, in media, è stata del 13,54% in meno nelle patate trattate.

Sprouting  Difference treated vs. untreated
Challenger: <1 mm 16.15%
Challenger: >5 mm 0.00%
Triplo: <1 mm 8.40%
Triplo: >5 mm -12.50%
Melody: <1 mm 19.21%
Melody: >5 mm 50.00%
Total Average 13.54%

Sebbene i risultati non siano stati quelli attesi, i test proseguono. PurFresh vuole verificare se l'ozono possa costituire una valida alternativa. "Il nostro passo successivo è estendere la durata dei test e aumentare i livelli di ozono", ha affermato Boezaard. L'azienda sta collaborando con le organizzazioni nazionali delle patate olandesi e francesi e prevede di iniziare a eseguire test della durata di sei mesi, a partire da dicembre. Come con il primo test, le patate saranno collocate in container utilizzati per i trasporti oceanici perché i pannelli di ozono Purfresh sono stati creati per essere installati nei contenitori refrigerati.

"Attraverso un pannello, siamo in grado di iniettare ozono nel container refrigerato", ha detto Boezaard. Questo è un ambiente controllato e chiuso, che purtroppo non può essere ricreato in un capannone per la conservazione delle patate. Ancora più difficile è il fatto che i residui di CIPC possono essere trovati nei capannoni di stoccaggio fino a 15 anni dopo l'uso della sostanza chimica. Nonostante il prodotto non venga più utilizzato, se rimane nei capannoni di stoccaggio c’è la possibilità che le patate ne vengano contaminate, alterando i risultati della sperimentazione.


L'ozono non è l'unica sostanza testata come alternativa al CIPC. Anche altre aziende stanno lavorando allo sviluppo di alternative. Uno è uno spray che deve essere applicato più volte sul campo, e un altro è un gas che può essere applicato in un ambiente chiuso ermeticamente, il che però potrebbe causare la muffa delle patate. Purfresh rimane ottimista e continua a eseguire test nella speranza di offrire una valida alternativa ai coltivatori di patate.

Per maggiori informazioni:
Joyce Boezaard-Klapwijk
Purfresh 
Tel: +31 (0) 6 83 59 94 31
jboezaard@purfresh.com
www.purfresh.com

Data di pubblicazione: