I vegetali surgelati sono un prodotto "fresco" ma a lunga conservazione: l'ideale per chi voglia fare scorte temendo la terza guerra mondiale. E nei giorni scorsi, nella Gdo, la vendita di surgelati si è impennata, come conferma Giancarlo Foschi, direttore di Orogel.
"Ma si tratta solo di vendite anticipate e accumulate in pochi atti d'acquisto, non di una situazione strutturale. La paura di rimanere chiusi in casa per settimane, temendo blocchi sull'alimentare che - tra l'altro - mai ci saranno, ha indotto diversi consumatori a fare incetta di surgelati. Abbiamo registrato un picco di vendite nei supermercati".
Ma, se da un lato i punti vendita della grande distribuzione stanno chiedendo più surgelati, dall'altro il canale horeca ogni giorno perde quota. "Le scuole sono chiuse, i ristoranti sono a regime ridotto, il turismo è azzerato o quasi. Con questa situazione si capisce senza tante spiegazioni che le vendite sono in continuo calo".
Orogel ha preso tutte le precauzioni del caso per evitare il contagio. "La nostra azienda è da sempre strutturata per garantire la massima igiene sia a livello di strutture, sia di personale, dato che prepariamo alimenti. A seguito del decreto legge, abbiamo inasprito le misure ad esempio sfasando i turni in modo che non ci siano assembramenti di personale, abbiamo tolto le rotazioni di personale nelle squadre, bloccato le visite e gli ingressi in tutto lo stabilimento e uffici. Chi può, lavora da casa".
"Al momento - conclude il direttore - l'operatività procede normalmente perché il calo di richieste di un canale è compensato dall'aumento dell'altro. Speriamo che le misure draconiane servano a riportare il tutto alla normalità il più in fretta possibile".
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