La filiera del pomodoro da industria si ritrova a Tomato World, momento convegnistico ed espositivo che si svolge a Piacenza il 20 e 21 febbraio 2020. Il momento centrale della prima giornata è stato il convegno della mattinata, coordinato da Tiberio Rabboni, presidente dell'organizzazione interprofessionale.
Fra i dati emersi al convegno, il fatto che si riduce la quantità di materia prima destinata alla produzione di concentrati e aumenta quella destinata alle polpe, mentre nella ripartizione per canale commerciale della materia prima lavorata si registra un calo del settore Retail e un aumento dell'Horeca, a testimoniare una tendenza dei consumi dei derivati di pomodoro in crescita nel settore hotel, ristorazione e catering, a fronte di una contrazione dei consumi casalinghi legati, ovviamente, alla vendita al dettaglio.
E' questa la fotografia che emerge in base alle comunicazioni giunte dai 29 stabilimenti facenti capo alle 22 imprese di trasformazione del Nord Italia, al termine di una campagna 2019 durata 64 giorni (sei in più del 2018, vista l'incidenza del maltempo), che ha permesso di trasformare nel complesso oltre 2,3 milioni di tonnellate di materia prima, coltivata su 36.600 ettari, per ottenere i seguenti prodotti finiti: polpa (41% con utilizzo di 962.320 tonnellate di materia prima); passate (29% pari a 675.182 tonnellate), concentrati (29% pari a 672.266 tonnellate) e sughi (1% con 28.946 tonnellate).
Il confronto tra il 2018 ed il 2019 mostra l'aumento della materia prima destinata alle polpe, il calo di quella destinata ai concentrati e un andamento costante delle passate. Sul totale dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro nel 2019, le polpe sono aumentate del 7,8% e i concentrati diminuiti del 12,3%, mentre le passate restano sostanzialmente invariate rispetto al 2018.
Dato interessante anche quello relativo alla ripartizione per canale commerciale della materia prima lavorata. Emerge, a fronte di un andamento costante della materia prima lavorata destinata al canale industriale, un incremento del canale Horeca e un calo del retail.