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Arance da un chilo e mezzo l'una, il caso di un agricoltore tarantino

I produttori sapevano già dall'inizio che l’attuale campagna agrumicola sarebbe stata difficile e anomala rispetto alle altre, ma quello che ha sorpreso un agricoltore tarantino è stata anche la pezzatura del tutto inusuale di alcune sue arance.

E' il caso di Domenico Maraglino, titolare di un’azienda agricola di Massafra (Taranto), il quale ci spiega: "Trattasi di arance il cui peso è di un chilogrammo e mezzo cadauna, sicuramente qualcosa di mai visto prima, oltre che un prodotto non idoneo alla commercializzazione. Il frutto, all'interno, è comunque ottimo. Stiamo parlando, inoltre, di un impianto giovane e vigoroso (al quinto anno), di varietà Navelina V.C.R., la stessa che già al terzo anno dalla messa a dimora mi diede la possibilità di raccogliere discreti quantitativi di merce”.

“Secondo la mia esperienza, siamo sulla scia della anormalità: non è sicuramente un frutto usuale, questo, ma volendo dare una lettura tecnica all'accaduto posso avanzare due ipotesi: la prima relativa all'annata di scarico produttivo delle piante, con conseguente concentrazione degli elementi nutritivi sui pochi frutti disponibili, risultati di calibro maggiore; la seconda, invece, è relativa al portainnesto. Infatti, sulle piante in cui si è verificato questo fenomeno, il portainnesto utilizzato è stato il Citrumelo swingle".

“In generale, per l’attuale annata, la pezzatura dei frutti è stata molto elevata. Almeno nei miei agrumeti abbiamo avuto una media di pezzatura tra 83 e 92 mm (forse anche oltre). Mi restano ancora altri pochi volumi da commercializzare e poi chiuderemo in anticipo anche questa campagna, proprio come è accaduto per le clementine”.