E' preoccupante la situazione sul fronte pomodoro da industria: si stima un calo delle rese del 20% che mette in difficoltà le industrie di trasformazione. Le cause sono da ricercarsi per lo più nel maltempo di primavera.
"La campagna è in ritardo di quasi una settimana rispetto ad un'annata normale - afferma un tecnico di un'industria dell'Emilia - Probabilmente finiremo le raccolte al 30 settembre. Ma quel che è più preoccupante è la diminuzione delle rese. Stimiamo un ammanco di prodotto fra il 17 e il 20%".
Allo stato attuale, è stato raccolto il 70% delle superfici. La qualità è buona, con ottimo colore ed elevato °Brix. I problemi ci sono stati solo nelle zone grandinate, ma in quel caso il prodotto non è stato proprio raccolto ed è anche per questo che le rese totali sono in netto calo.
"Dal punto di vista delle remunerazioni - aggiunge il tecnico - i contratti saranno rispettati. Va detto che, rispetto al 2018, il prezzo è aumentato di 10 euro a tonnellata, quindi i produttori dovrebbero essere soddisfatti della PLV. Al netto delle perdite produttive più gravi ovviamente".
Nel ferrarese non vi sono grosse differenze. E' probabile che vi sia qualche perdita in più di produzione, sempre a causa dell'andamento meteo.