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Matera: oggi la seconda protesta dei produttori di albicocche, pesche e nettarine

La crisi agricola nell'arco jonico metapontino sta durando ormai da troppo tempo. Le anomale condizioni climatiche, i prezzi di vendita sottocosto e i vari costi aziendali stanno mettendo a dura prova diversi produttori della Basilicata che, da alcuni mesi, hanno voluto costituirsi in un comitato, con la speranza di ottenere voce in capitolo, tutti insieme, presso le istituzioni nazionali e regionali.

In occasione della visita del Ministro all'agricoltura Gian Marco Centinaio, è prevista per oggi, 13 giugno 2019, a partire dalla 08:30, una seconda protesta degli produttori del metapontino, i quali si incontreranno in Piazza San Francesco, a Matera, per regalare ai passanti albicocche, pesche e nettarine, il tutto per dar seguito alla prima manifestazione, di entità ridotta, svoltasi domenica scorsa, 9 giugno, a Scanzano Jonico.

"La nostra frutta ci viene pagata a 0,40 cent/kg, un prezzo che non copre neppure i costi di produzione. Siamo di fronte a una situazione in cui non sappiamo se abbandonare i terreni oppure continuare con questi ritmi, con questi sacrifici, sapendo dall'inizio che non verranno mai ripagati", così spiega Antonio Tornese, uno dei tanti agricoltori che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro produzioni.

"Per Matera abbiamo predisposto oltre 12 bins, per un totale di circa 10 quintali di tra albicocche (Varietà Flopria), pesche e nettarine (Big Bang). Piuttosto che regalarle alle industrie o ai mercati intermediari che rincareranno i prezzi nella fase finale del processo, preferiamo regalarle a tutti i cittadini, ai nostri corregionali, a tutti i passanti".

"Sembra che la Basilicata non faccia scalpore, sembra che non sia la notizia di una vera e propria crisi agricola. Nel mio caso, ad esempio, questo sarà l'ultimo anno in cui produrrò albicocche e nettarine. Già dallo scorso anno ho iniziato a espiantare 5 ettari di drupacee, terminerò queste operazioni alla fine dell'attuale campagna con altri 2 ettari eliminati".

La maggior parte dei comuni del metapontino, che hanno già sottoscritto un documento con la Provincia di Matera (cfr. FreshPlaza del 03/06/2019), insieme alle autorità regionali e a diverse centinaia di agricoltori, si incontreranno il prossimo 21 giugno a Scanzano Jonico per discutere delle problematiche in cui versa l'agricoltura e delle difficoltà dei produttori nel commercializzare la frutta e la verdura a prezzi equi e non fallimentari.

Seppure la crisi agricola vada avanti ormai da qualche tempo, i produttori lucani si sono ritrovati in una situazione di non ritorno, specie in seguito all'ultima grandinata registratasi in un periodo in cui tutte le pratiche agronomiche erano state già implementate. Infatti, volendo fare un'analisi dei costi medi di produzione per ettaro, è visibile che nelle macro-voci rientrano tutte quelle spese di manodopera, costi per le diverse tecniche agronomiche e le prassi operative richieste dalla vigente normativa, quali, ad esempio, assicurazioni, consulenze e oneri per la sicurezza sul lavoro: tutte queste incidono per oltre la metà del costo/ettaro di produzione. I produttori avevano assolto già a un 60% dei costi complessivi, quando il clima estremo ha azzerato la loro fonte di reddito.