Nell'ambito delle attività di promozione del Ministero italiano dello Sviluppo Economico, è stata organizzata una tre giorni in Sicilia con la collaborazione dell'ITA (Italian Trade Agency), che ha coinvolto i Consorzi di tutela del Pomodoro di Pachino, Limone di Siracusa e Arancia Rossa di Sicilia.
Complice il tempo piovoso, l'incontro tra il presidente del Consorzio di Pachino, Salvatore Lentinello, (il secondo da sx) e la delegazione giapponese è avvenuto direttamente all'interno di una tipica serra di coltivazione del pomodoro.
La visita in Sicilia di una delegazione composta da buyer e giornalisti giapponesi rientra tra le iniziative poste in campo a seguito dell'approvazione, lo scorso 1 febbraio, dell'Economic Partnership Agreement (EPA) tra Giappone e Unione Europea.
Il primo giorno, 22 marzo 2019, la delegazione guidata da Toshiko Omichi dell'ICE di Tokyo ha visitato alcune aziende di Pachino, regno dell'omonimo pomodoro ormai conosciuto in tutto il mondo. Ad accoglierla c'era il presidente del Consorzio di tutela, Salvatore Lentinello che ha accompagnato il gruppo prima presso l'azienda di produzione "Terre di Capo Passero" e successivamente presso la "Cooperativa Aurora", socio confezionatore del Consorzio. Sia le giornaliste presenti che i buyer sono rimasti favorevolmente colpiti dai metodi di coltivazione di questo particolare pomodoro.
Un momento durante la visita in serra, presso l'azienda Terre di Capo Passero di Pachino.
Al momento, non esistono protocolli fitosanitari che permettano l'esportazione di pomodoro in Giappone, per cui la visita ha avuto una connotazione conoscitiva su quelle che sono le eccellenze siciliane e per sviluppare le potenzialità del territorio, in vista di future collaborazioni.
L'Italia risulta al 17° posto nella tabella dei paesi da cui il Giappone importa prodotti alimentari e bevande.
Momenti di cordialità reciproca si sono susseguiti durate le visite tecniche, che hanno fatto registrare la soddisfazione della rappresentante dell'ICE Omichi e del presidente Lentinello, i quali ci hanno rilasciato una breve videointervista.
Videointervista a Toshiko Omichi e Salvatore Lentinello
Interessante il rapporto di 1 a 4 che vi è tra la popolazione giapponese e quella italiana nel consumo di frutta fresca. Nel Paese del Sol levante, il consumo sistematico di frutta è stato introdotto (per un fatto meramente culturale) soltanto dopo il secondo conflitto mondiale.
I protocolli per l'export esistono soltanto sulle arance, ma presentano qualche difficoltà circa l'esigenza del Giappone di proteggersi dalla mosca mediterranea. I protocolli fitosanitari, che includono il cold treatment, prevedono infatti la permanenza degli ispettori fitosanitari nipponici in Sicilia durante le operazioni preliminari al trasporto, con costi non sostenibili per una singola azienda e richiederebbero, semmai, il coinvolgimento di più attori privati e pubblici per superare lo scoglio (cfr. precedente approfondimento sul tema).
Un momento durante la visita alla Coop Aurora, socio confezionatore del Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP
Il giorno successivo, invece, è stato dedicato al limone di Siracusa, ma anche ad alcune sessioni B2B fra i buyer giapponesi e i soci dei tre consorzi. Nello stesso contesto, si è svolto un convegno dal tema "I prodotti a marchio DOP e IGP e il trattato di libero scambio fra Unione europea e Giappone", ha rappresentato un momento formativo e informativo rivolto agli attori del settore, alla presenza della delegazione ospite.
Foto di gruppo della delegazione giapponese assieme ai vertici del Consorzio.
Il terzo e ultimo giorno è stato dedicato alla visita nel catanese di alcune aziende associate al Consorzio di tutela dell'arancia rossa di Sicilia.