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PAN e agricoltura smart

Siracusa: corso per consulenti nella difesa fitosanitaria

La Regione Siciliana Assessorato Agricoltura è impegnata da tempo nell'applicazione del PAN-Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari - riferimento molto importante in merito alle regole e alle buone pratiche agricole - anche con la formazione della nuova figura del consulente.

Nello specifico, l'Ispettorato dell'Agricoltura di Siracusa, ha organizzato durante il mese di gennaio 2019 e concluso lo scorso 31 gennaio, il 6° corso di formazione per il rilascio del certificato di abilitazione alla consulenza sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari. Al corso, articolato in 7 giornate formative, di cui 2 di stage, per un totale di 36 ore, ha partecipato un pubblico professionale qualificato di 30 persone fra agronomi, periti agrari e agrotecnici.

In foto: Antonio Strano, Sebastiano Vecchio, Giuseppe Taglia, Antonino Aiello e l'Ing. Raffaella Novelli. 

FreshPlaza, per maggiori ragguagli sulle giornate formative, ha raggiunto telefonicamente Giuseppe Taglia, dirigente responsabile dell'Unità assistenza tecnica della Regione Siciliana, organizzatore del corso con Giancarlo Caia, agronomo del servizio assistenza tecnica del dipartimento agricoltura della Regione Siciliana.

Le prime due giornate hanno visto impegnati  Anna Di Natale del Servizio Fitosanitario Regionale e Michele Ricupero dottorando all'Università di Catania in Entomologia Applicata nella trattazione della legislazione dei prodotti fitosanitari. La dott.ssa Di Natale ha sottolineato le novità previste dal PAN, in particolare le linee guida di indirizzo regionale per l'impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione e/o dai gruppi vulnerabili. Tale strumento permetterà ai comuni di dotarsi di propri regolamenti di utilizzo dei prodotti fitosanitari in aree di competenza comunale. 

In foto, Daniele La Rocca e Rosario Maugeri guidano i corsisti nella visita alla biofabbrica.

Carmelo Mangiafico dell'ASP servizio Spresal Siracusa (Sicurezza prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) ha illustrato le norme relative alla sicurezza negli ambienti di lavoro. La parte relativa alla normativa sui rifiuti è stata completata dall'Ing. Roberto Bevilacqua, esperto in consulenza ambientale.

Dalle prime due giornate di corso, è emerso come il PAN e le altre normative riguardanti i prodotti fitosanitari siano di grande attualità rispetto alle aspettative dei cittadini che desiderano alimenti sicuri, di qualità, ottenuti con metodi di produzione sostenibili, nel rispetto delle risorse idriche e più in generale con minore impatto ambientale e climatico.

In foto, Giacomo Purromuto di Syngenta Italia. 

La difesa dalle avversità parassarie è stata affrontata dalla prof.ssa Santa Olga Cacciola dell'Università di Catania, dal prof. Salvatore Walter Davino dell'Università di Palermo, dal dott. Filadelfo Conti e dal dott. Sebastiano Vecchio del Servizio Fitosanitario Regionale e dal dott. Giacomo Purromuto, Technical & sustainable agricolture expert Sud Italia e Field crop expert vegetables Sicilia e Calabria Syngenta Italia.

In foto, la Prof.ssa Santa Olga Cacciola.

Dagli interventi di tutti i relatori in merito gli aspetti tecnici relativi alle strategie di difesa sostenibile è emersa l'analisi di un caso studio, che ha permesso di acquisire una metodologia nell'affrontare in modo mirato problematiche specifiche. Occorrono capacità professionali decisamente più elevate: riconoscimento del parassita, del ciclo biologico (condizioni climatiche che ne favoriscono o reprimono lo sviluppo), dei beneficials, dei meccanismi di resistenza e dell' azione dei prodotti fitosanitari (MOA), criteri di applicazione a finestra, luogo di presenza dell'inoculo, tempi di incubazione, vettori, aree di compensazione ecologica, tecniche di monitoraggio, cover crops, etc... Aonidiella aurantii, Tuta absoluta, Mal secco, Tobrfv sono stati i parassiti "simbolo" trattati in maniera approfondita. Inoltre è stata sottolineata la caratteristica fondamentale dell'agricoltura smart: la conoscenza. Nell'agricoltura smart contano idee e competenze più dei capitali.

In foto un momento dimostrativo durante la visita alla biofabbrica di Ramacca (CT) produce insetti utili per l'agricoltura

Durante il corso, i 30 partecipanti hanno avuto modo anche di effettuare due momenti di stage formativo.

La visita alla biofabbrica dell' ESA (Ente di Sviluppo Agricolo) di Ramacca - condotta dal responsabile Antonino Aiello e dai suoi collaboratori Antonio Strano, Daniele La Rocca e Rosario Maugeri - ha permesso ai corsisti di vedere e approfondire con domande mirate gli aspetti legati all'allevamento di tre insetti utili: Aphytis melinus, Leptomastix dactylopii e Cryptolaemus montrouzieri.

La visita ha permesso ai tecnici di prendere coscienza del lavoro necessario per l'ottenimento degli ausiliari e della necessità di una maggiore conoscenza del ciclo biologico degli stessi, nonché delle tecniche necessarie per la distribuzione in campo.

In foto, un momento dimostrativo durante la visita alla biofabbrica.

Dalla visita è emerso che solo una stretta collaborazione e dialogo fra tutti gli attori pubblici e privati permetterà di valorizzare le ricchezze in possesso, ma spesso non valorizzate come si dovrebbe, come, per esempio, la Biofabbrica di Ramacca per affrontare le sfide che i repentini cambiamenti richiedono agli imprenditori agricoli.

Il secondo stage è stato realizzato presso l'officina meccanica di macchine e attrezzi agricoli, Antonino Turrisi a Sferro (CT), autorizzata per il controllo funzionale delle macchine irroratrici. Giuseppe Affrunti, dirigente dell'Assessorato Regionale Agricoltura, ha illustrato la normativa relativa al controllo funzionale delle macchine irroratrici e l'organizzazione del sistema di controllo nella Regione Sicilia.

In foto, Alfio Turrisi.

I corsisti hanno avuto modo di assistere in diretta al controllo funzionale di una macchina irroratrice. Sono state affrontate anche le problematiche relative alla deriva, taratura e manutenzione delle attrezzature per l'irrorazione. Il sig. Alfio Turrisi, titolare dell'officina, ha mostrato anche le innovazioni che sta introducendo sulle macchine irroratrici, sensori che permettono una distribuzione più efficiente e mirata della miscela fitoiatrica.  

Il corso ha delineato agli operatori un metodo per affrontare le diverse problematiche tecniche con cui si troveranno a interfacciarsi. Ma oltre agli aspetti tecnici, sono emerse idee e punti di vista in merito alle sfide che attendono tutti gli attori del settore per promuovere un'agricoltura smart. Tutti i relatori sono riusciti, nel breve tempo che avevano a disposizione, a comunicare gli aspetti più importanti e fornire una "chiave di lettura" per interpretare le problematiche attuali.

Il prof. Salvatore Walter Davino ha sottolineato l'importanza di attivare un nuovo modello di lavoro, in cui tutti gli attori siano fra loro collegati in un dialogo continuo; solo una relazione stretta e costante permetterà di affrontare i cambiamenti e le sfide che ci attendono. In questo ambito, la figura del consulente potrà rappresentare l'anello di collegamento e dialogo fra tutti gli attori dell'intera filiera agroalimentare.

In foto, un momento dimostrativo durante la visita al centro di controllo funzionale.

Alcuni dettagli sul PAN
Il PAN, Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari è il documento tecnico, previsto dalla DIR. 2009/128 CE e dal Dlgs 150/2012, che definisce le modalità operative per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di: riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana (operatori agricoli, consumatori e popolazione), sull'ambiente e sulla biodiversità, legati all'utilizzo dei prodotti fitosanitari.

Il Piano prevede soluzioni migliorative per ridurre l'impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra agricole frequentate dalla popolazione, quali aree urbane, strade, ferrovie, giardini, scuole, spazi ludici di pubblica frequentazione e tutte le loro aree a servizio.

In linea con i contenuti della direttiva 2009/128/CE e del decreto legislativo n. 150/2012, il Piano si propone di raggiungere i seguenti obiettivi generali, al fine di ridurre i rischi associati all'impiego dei prodotti fitosanitari:

a. ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità;
b. promuovere l'applicazione della difesa integrata, dell'agricoltura biologica e di altri approcci alternativi;
c. proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata;
d. tutelare i consumatori;
e. salvaguardare l'ambiente acquatico e le acque potabili;
f. conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi.

Il consulente nella difesa rappresenta la nuova figura professionale prevista dal PAN per favorire insieme alle istituzioni l'applicazione delle nuove direttive suggerite dall'esame del contesto storico che vive il settore agroalimentare.

Il consulente dovrà avere capacità di interloquire con le strutture di ricerca e sperimentazione e con gli utilizzatori di prodotti fitosanitari

I principali soggetti coinvolti nell'attuazione del Piano sono: il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero della salute, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, le Regioni e le Province autonome, i comuni, gli enti pubblici di ricerca, gli enti gestori delle aree Natura 2000 e delle aree naturali protette, gli operatori agricoli e ogni altro utilizzatore di prodotti fitosanitari, i produttori e i distributori di prodotti fitosanitari nonché tutti i soggetti coinvolti che propongano metodologie e tecniche alternative, gli enti gestori delle reti ferroviarie e stradali, tutti gli enti pubblici e privati, comprese le associazioni, che gestiscono aree verdi frequentate dalla popolazione.