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Letti rialzati in agrumicoltura: un bene per le piante, ma c'e' un prezzo inaspettato da pagare

Durante le recenti giornate di piogge abbondanti registrate in tutta la Piana di Catania, si è assistito a un fenomeno che fino a qualche anno fa era sconosciuto. "Mi riferisco a un eccessivo ruscellamento delle acque piovane nei nuovi agrumeti realizzati con letti rialzati, erroneamente chiamati baulati". Così Corrado Vigo, agronomo specializzato in agrumi, scrive nel suo blog.

"Quando si modifica l'orografia del terreno - sostiene l'agronomo - bisogna guardarsi attorno e verificare cosa succede. Centinaia e centinaia di ettari realizzati con letti rialzati stanno iniziando a causare danni, nonostante le piante di agrumi, invece, rimangano in salvo".

"Quello che si osserva è che la parte centrale, quella fra i filari, viene sempre percorsa dai mezzi meccanici ed è l'area dove viene sempre effettuato diserbo o trinciatura delle erbe infestanti. Non si effettua mai una rilavorazione del terreno, il quale perciò si compatta moltissimo, non consentendo l'assorbimento idrico e creando quasi un'impermeabilizzazione".

"Inoltre, la zona rialzata smaltisce verso la parte centrale il maggior flusso delle acque piovane, diventando un bacino di raccolta nella zona fra i filari - continua Vigo - Osserviamo che le acque piovane non hanno il tempo di permeare nel terreno, ma si perdono verso valle con velocità. I torrenti e i fiumi si riempiono, quindi, più velocemente: fenomeno che, prima di questa folle corsa ai letti rialzati, non succedeva".

Insomma, secondo Vigo, "se si va in giro nella piana di Catania e ci si sofferma nelle zone in cui è stato realizzato un ricambio degli appezzamenti agrumetati con letti rialzati, si vedrà che i torrenti hanno registrato esondazioni importanti. Se si va, invece, nelle zone in cui la nuova tecnica di impianto non c'è stata, non si noteranno problematiche di esondazione dei corsi d'acqua, tranne quelle causate dalla totale mancanza di manutenzione dei corsi d'acqua stessi".