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Agrinova Bio 2000 festeggia 25 anni di biologico

Il 23 maggio del 1988, a Catania, un gruppo di amici agronomi e tecnici, convinti della validità del metodo biologico, ha costituito la Cooperativa Agrinova che, nel corso di un decennio dalla sua costituzione, è riuscita a trasformarsi da struttura di servizi a cooperativa di produttori biologici, ottenendo nel 2001 il riconoscimento come OP - Organizzazione di produttori.

Ora la OP Agrinova Bio 2000 vanta 56 aziende agricole associate, per 430 ettari di superficie biologica e ulteriori 20 ettari in fase di conversione, principalmente nella Sicilia orientale. "Nel 2012 - spiega a FreshPlaza Maria De Grazia, presidente di Agrinova - l’azienda ha lavorato e venduto 5.000 tonnellate di agrumi bio, tra arance, limoni, clementine, mandarini, pompelmi e 1.500 ton di orticole bio, ottenute in pieno campo e in ambiente protetto, tra cui patate novelle, finocchi, peperoni, carciofi, zucchine, pomodori da mensa e cherry, peperoni, asparagi, meloni, zucche e ortaggi a foglia."

Il 70% delle produzioni viene commercializzato in Europa (Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Olanda, Germania, Svizzera e paesi Scandinavi) sia nella Gdo che nella distribuzione specializzata, mentre il restante 30% è destinato all’Italia.

La OP dispone di tutte le più importanti certificazioni: BRC/GlobalGap per la lavorazione e confezionamento ortaggi, Biologico Icea, BioSuisse, Garanzia Aiab, Limone di Siracusa Igp e Arancia Rossa di Sicilia Igp.



Attualmente, il mercato mondiale del biologico (+6,3% nel 2011) viene valutato in circa 48 miliardi di euro. In Europa, la Germania è al primo posto con un giro d’affari nazionale di 6,6 miliardi di euro, seguita da Francia (3,8 miliardi), Regno Unito (1,9 miliardi). Al quarto posto, l’Italia con 1,7 miliardi di valore del mercato interno (3,1 se si considera anche l’export) e un peso sul fatturato europeo dell’8%. "Eppure - continua De Grazia - manca ancora una legittimazione dell’agricoltura biologica, non solo come metodo produttivo ma come strumento di politica agraria. Resta, ad esempio, preoccupazione per l'inquinamento ambientale legato al perdurare dell’uso della chimica e dei pesticidi in agricoltura, oltre che per la sicurezza alimentare e la salute umana."

Cambiare approccio ma anche cultura
Già oggi, la cultura dell'agricoltore che sceglie la qualità biologica deve incrociarsi con quella del ricercatore che mette le innovazioni al suo servizio e del tecnico che le divulga, ma anche con quella del ristoratore, del gastronomo e, soprattutto, del consumatore, sempre più critico e attivo nel determinare le condizioni del produrre fino a diventare co-produttore e superando i modelli di consumo finora conosciuti.



Proprio in quest’ambito, secondo Agrinova, c’è un discorso siciliano che può crescere. C’è oggi una cosa che può consentire di eguagliare gli effetti positivi della dimensione d’impresa senza doverne subire gli effetti negativi, e cioè essere piccoli senza rinunciare né alla qualità né ad una ambizione in termini di mercato e, dunque, a una giusta remunerazione. "Questa cosa è la rete bio - afferma la presidente di Agrinova - Il che significa la messa in rete di una serie di soggetti, ma anche l’uso delle reti comunicative che possono appunto consentire quel salto nel rapporto tra produttore e cittadino consumatore."

"Agrinova non intende rinunciare alla propria storia e identità, o alla propria esperienza tecnico-produttiva e commerciale, ma non vuole neppure restare confinata in una sorta di riserva indiana, il primo rischio per il mondo del biologico.

Per questo, negli ultimi anni ha cercato di tessere relazioni con altre realtà - non solo produttive - regionali, nazionali ed europee e di applicare esperienze come l’agricoltura sociale, insieme alla Rete delle Fattorie Sociali Sicilia" aggiunge Maria De Grazia.

Ecco perché Agrinova Bio 2000 sta sempre più sviluppando progetti di valorizzazione delle sue produzioni biologiche, in primis gli agrumi, con associazioni come Aiab e il marchio Garanzia Aiab che ha permesso di essere presenti in nicchie di consumo di prodotti bio, quali la ristorazione collettiva.

"Nelle prossime settimane Agrinova discuterà di alcuni nuovi obiettivi per poi chiedere un confronto al tavolo tecnico regionale siciliano e quindi un’assise sugli stati generali del biologico regionale che veda protagonisti tutti gli attori della filiera dai produttori ai consumatori" conclude Maria De Grazia.



Questo il modo in cui Agrinova Bio 2000 celebra i suoi primi 25 anni. Per chi fosse interessato a saperne di più e a festeggiare insieme, l’appuntamento è per le 11.00 di sabato 25 maggio nella sede aziendale di Acireale (CT), dove è previsto un buffet a base di pizza e focacce bio, melone cantalupo e fragole bio, succo di mandarino tardivo di Ciaculli bio, vino bio dell'Etna, torta gigante e spumante.

Contatti:
OP Agrinova
Bio 2000
Via Anzalone, 12 bis/E
95024 Acireale (CT)
Tel.: (+39) 095 877811
Fax: (+39) 095 7672004
Email: [email protected]
Web: www.agrinovabio2000.com