Lo fa sapere la Cia-Agricoltori Italiani, nell'apprezzare l'atteggiamento dell'industria di trasformazione e il processo che ha portato all'accordo dei listini passati da circa 79 euro a 100 euro a tonnellata.
Petti acquista - attraverso Italian Food Spa - prevalentemente il prodotto degli agricoltori consorziati in Aspor nelle aree Livorno-Grosseto. Oltre a un prezzo più equo per il prodotto sui campi, spiega Cia, è particolarmente significativa la presa di posizione del Gruppo, per voce del titolare Pasquale Petti, che si è schierato apertamente contro la logica delle aste al ribasso applicate da una parte della Grande distribuzione organizzata, minando la sostenibilità del settore.
La Cia confida che l'esempio di Petti divenga un processo virtuoso di filiera a cui ispirarsi a livello nazionale, da applicare a più ampio raggio anche per altre produzioni.