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Huelva, Spagna: raccolta degli agrumi ritardata dalle piogge

Il settore agrumicolo di Huelva dovrebbe ormai concentrarsi esclusivamente sulla raccolta delle arance. Tuttavia, a causa delle costanti precipitazioni registrate nei mesi di marzo e aprile, ci sono ancora diversi chili di mandarini da raccogliere.

Questo è quanto riportato dal presidente dell'Associazione dei Produttori di Agrumi della provincia di Huelva, Lorenzo Reyes, il quale ha spiegato che, sebbene la campagna delle clementine avrebbe dovuto concludersi già 20 giorni fa, l'8% circa della produzione si trova tuttora sugli alberi.

Questo ritardo ha interessato anche la raccolta delle arance. Il 60% dei frutti deve ancora essere raccolto dagli alberi, nonostante sia già stata superata la metà della stagione.

Stando al presidente dell'Associazione, le suddette precipitazioni hanno causato diversi danni alle piantagioni, ma hanno anche influito positivamente per quanto riguarda la riabilitazione degli alberi, i calibri e la qualità dei frutti.

Nonostante il maltempo, le prospettive per la stagione sono incoraggianti. Sembra, di fatto, che le previsioni iniziali relative alla produzione e fornite dai periti del Consiglio dell'Agricoltura non fossero sufficientemente ottimistiche. Si era previsto un raccolto di 523.173 tonnellate di agrumi nella provincia di Huelva, ma ora si pensa che il volume complessivo sarà più vicino a 570.000 tonnellate: il 5,3% in più di quanto previsto inizialmente.

Per quanto riguarda i prezzi, Reyes sottolinea che quello medio pagato al produttore si aggira su 0,63 euro per le clementine e 0,32 euro per le arance.

Crede, inoltre, che la domanda aumenterà con l'arrivo del bel tempo, e che le interruzioni del raccolto serviranno, se non altro, a prolungare la stagione agrumicola fino a metà giugno.

Nel corso delle tre settimane, durante le quali non è stato possibile effettuare la raccolta, un maggior numero di spedizioni di agrumi hanno ottenuto di accedere a Paesi europei come Grecia, Egitto e Turchia. D'altra parte, non è stato possibile esportare arance verso destinazioni esterne all'Ue, come negli anni precedenti accadeva nei mesi di febbraio e marzo.

Fonte: agrodiariohuelva.es
Data di pubblicazione: