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Intervista ad alcuni produttori del Nord

Pomodoro da industria, costi di irrigazione raddoppiati

E' in corso nel nord d'Italia la raccolta del pomodoro da industria. L'agricoltore Marco Ravaioli, di Ravenna, ne coltiva circa 50 ettari. "Lo scorso anno - esordisce il coltivatore - ne avevamo piantati 60, di ettari. Quest'anno invece abbiamo diminuito, un po' per via dei prezzi previsti, non proprio esaltanti".



"Al momento siamo in piena raccolta. Dal punto di vista quantitativo, le rese sono più che discrete. Stimo una media di 75 tonnellate ad ettaro. Per quello che riguarda la qualità, ritengo che siamo nella media. Ancora non ho a disposizione i dati definitivi riguardanti il grado Brix (tenore zuccherino, NdR), ma credo che alla fine saremo soddisfatti".


Irrigazione tramite manichetta

La fortuna di Ravaioli è quella di avere disponibilità di acqua. "Però i costi sono raddoppiati - afferma - perché di precipitazioni, dal trapianto a oggi, se ne sono avute solo 15 mm! Ho calcolato che, fra costo dell'acqua del Consorzio e gasolio, le spese sono raddoppiate rispetto al 2016. Ma il prezzo non è di certo aumentato, anzi! Per la verità è diminuito. Il pomodoro è liquidato alle stesse cifre degli anni '80, ma con i costi del 2017. E' sempre più dura far quadrare i conti".


Raccolta del pomodoro da industria presso l'azienda Donelli

Per contro, grazie alla mancanza di pioggia gli agricoltori hanno dovuto affrontare meno trattamenti fitosanitari e quindi hanno potuto risparmiare qualcosa. Quest'anno, malattie legate ai marciumi non se ne registrano.



Spostandoci più a nord, l'agricoltore Davide Donelli di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) spiega che la qualità, almeno in certi appezzamenti, è variabile. "Le alte temperature - dice Donelli - hanno bloccato le piante. In taluni casi, anche le bacche sono rimaste scottate. Il risultato è che il °Brix non è sempre all'altezza delle aspettative".

L'agricoltore ha sempre irrigato grazie alle manichette e l'acqua non gli è mai mancata. Solo così ha potuto salvare, dal punto di vista delle rese, i suoi 70 ettari di coltura. Ma pure lui, per mantenere alte le rese, ha dovuto irrigare più del dovuto aumentando i costi.