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La tradizione del Pomodoro Riccio conservata da La Sbecciatrice

Il Regno del Pomodoro Riccio, unito a metodi antichi e artigianali, a tutela della biodiversità: questa è La Sbecciatrice come denominata dal titolare. Parliamo di un'azienda agricola che si trova a Villa Santa Croce, nel Comune di Piana di Monte Verna (provincia di Caserta), in Campania. Al centro dell'attività, la coltivazione, trasformazione e vendita di ortaggi.



"Mi descrivo come un antico contadino custode di sapori, saperi e del territorio – racconta Domenico Barbiero (nella foto a destra), titolare de La Sbecciatrice - Devo molto ai miei nonni, Antonietta Mastroianni e Domenico Barbiero, di cui porto il nome. Mi hanno tramandato la passione per la terra. Anche il nome dell'azienda deriva da loro: avevano un vecchio attrezzo, lo svecciatoio, da noi al femminile svecciatrice che loro chiamavano 'à sbecciatrice'. Serviva per separare i semi di grano da quelli di altre piante, in particolare dai semi di veccia. A me e a mio fratello Lino piacque il suono di questo termine e decidemmo di utilizzarlo. Ho saputo tutto dai miei nonni, per quanto riguarda le colture".


I nonni, Antonietta Mastroianni e Domenico Barbiero

Dai nonni, che avevano una cantina dove facevano da mangiare, una carbonaia e un mulino, la tradizione agricola non proseguì subito in famiglia. I genitori di Domenico - Giovanna e Luca - si dedicarono ad altri mestieri. Ma la passione per la terra, per il trattore, per i profumi della campagna si fissarono su Domenico e su Lino, suo fratello. Dopo la laurea in sociologia e scienze naturali, ecco un primo inizio con il lavoro nei campi.


Domenico Barbiero

Successivamente Lino si è dedicato ad altro, ma a fianco di Domenico c'è sempre stata la compagna, ingegnere del design, "è lituana, lavora con me praticamente da quando è nata l'azienda, viene da una famiglia contadina, quindi è molto abile in campagna, ma anche nel confezionare e nell'ideare etichette e il logo dell'azienda: la parte grafica la cura tutta lei". L'azienda ha poi ottenuto la certificazione Bio sui terreni.


Domenico Barbiero e la compagna Jurate Svipaite

"La Sbeccatrice nacque cinque anni fa, ma preceduta da un nostro attento studio sul territorio e sui suoi ecotipi – racconta Domenico – quindi anche sul lavoro dei nonni e bisnonni sia nostri che dei nostri amici per comprendere quali erano le cultivar locali. Da qui il Pomodoro Riccio che in quest'area era presente almeno dal 1800, ricco di polifenoli, antiossidanti, molto polposo, ottimo per insalata e per le passate, che una volta erano fatte solo con questo pomodoro".


Pomodoro Riccio

"Il pomodoro è sempre il nostro, recuperato da semi nostri e grazie anche ai
contadini-custodi, non acquistiamo piantine da altre zone – continua Domenico – L'intento è mantenere sempre e comunque colture strettamente locali".

Sulla sommità dei barattoli dei trasformati di pomodoro e di altri prodotti si trova un QR code della Regione Campania: "Per combattere la nomea della Terra dei Fuochi – ha sottolineato Domenico – la Regione ha finanziato il Progetto Campania Sicura, con una serie di analisi sulle aziende che si volevano sottoporre a certificazioni sulla genuinità e la bontà dei prodotti. Le prove di laboratorio sono effettuate dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (www.izsmportici.it), Dipartimento ispezione alimenti".

Il consumatore, inquadrando il codice QR, viene reindirizzato alla pagina web con i dati dell'azienda, le schede dei prodotti già analizzati, potendo visualizzare i rispettivi rapporti analitici stilati dall'Istituto.


Pomodoro Riccio

"Tornando al Pomodoro Riccio, questo è molto difficile da lavorare rispetto ad altre tipologie – sottolinea il titolare della Sbecciatrice – Un ibrido da vivaio, quando lo raccogli, lo metti nelle cassette, lo puoi lasciare maturare nei contenitori anche sette od otto giorni, non marcisce, e poi lo trasformi. Il Pomodoro Riccio, invece, per raccoglierlo devi andare in campo verso le 9,30/10 del mattino quando non c'è umidità. Si fa una prima raccolta e una prima scelta, poi lo si porta a casa sulla paglia stesa a terra, dove rimane circa tre o quattro giorni; poi si effettua un'altra selezione e si procede con la trasformazione".

"Ha una buccia molto sottile. Se la stagione è stata molto piovosa, rischia di marcire facilmente dopo la raccolta, a differenza degli ibridi da vivaio che possono prendere acqua senza marcire – rimarca Domenico – Da evidenziare che tutte le nostre coltivazioni sono portate avanti in aridocoltura, cioè in assenza di irrigazione".

"Il nostro pomodoro risalta tantissimo, costa di più di altri, 1 euro o 1,50 in più, ma la gente lo assaggia anche in punti vendita o eventi a Roma, dove piace ancora di più e viene aquistato – dice soddisfatto Domenico – Quest'anno l'assenza di pioggia ha ridotto il raccolto, di sicuro, ma stando a circa 500 metri sul livello del mare non siamo ancora in grado di quantificare".

La qualità dei prodotti della Sbecciatrice è tale che molti ristoranti e pizzerie di livello lo richiedono. Un grande amante di pelati e trasformati da Pomodoro Riccio di questa azienda è Franco Pepe, Maestro Pizzaiolo che ha dato vita a una meta gastronomica, il "Pepe in Grani", a Caiazzo: è un celebre artigiano panificatore, uno dei migliori pizzaioli al mondo, tanto che ha portato la sua arte anche in Franciacorta, all'Albereta, il lussuoso resort Relais & Châteaux. Il pomodoro della Sbecciatrice lo accompagna in tutte le sue cucine.


Domenico Barbiero con Franco Pepe, celebre artigiano panificatore maestro pizzaiolo

Ma non ci sono solo pomodori e passate, nell'offerta dell'azienda anche le tradizionali Pacchetelle di Pomodoro Riccio (a lunghi spicchi, una lavorazione particolare come da ricetta tradizionale) molto richieste da "Bonci Pizzarium" a Roma e poi creme e confetture.


Pacchetelle di Pomodoro Riccio

"Facciamo soprattutto prodotti per le preparazioni salate, ma questa è stata un'annata buona anche per la frutta – dice il titolare della Sbecciatrice – Realizziamo diverse confetture: di albicocche, ciliegie, una che riunisce zucchine, prugna, limone e zucchero. Una quarta molto buona con zucca, limone, cannella, arancia, zenzero e zucchero. Poi la confettura di zucchine con limone, zucchero, rosmarino".



Fra le creme, quella di peperoni (con pomodoro riccio, olio extra vergine di oliva, cipolla, aglio, sale di Trapani Presidio Slow Food) e quelle di legumi.

"Grazie a Franco Pepe che ha coinvolto diversi produttori locali, stiamo andando anche all'estero, con varie degustazioni – conclude Domenico Barbiero – Siamo presenti in Svizzera, a Ginevra nel ristorante e cocktail bar Kytaly. Per il mercato italiano facciamo spedizioni in tutto il Paese, molti vengono direttamente qui a comprare e poi ci supportano le partecipazioni a eventi e le 'vetrine' grazie a professionisti della cucina".



Contatti:
Azienda Agricola "La Sbecciatrice"
via Villa Santa Croce, 139
81013 Piana di Monte Verna (CE)
Tel.: (+39) 0823 862506
Cell.: (+39) 339 1216016
Email: info@lasbecciatrice.it
Web: www.lasbecciatrice.it
Facebook: www.facebook.com/lasbecciatrice

Autore: G.G. per FreshPlaza
Data di pubblicazione: