Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Anche la vera cipolla rossa di Acquaviva al Cibus Connect

Un prodotto di nicchia, ma che punta ad essere conosciuto a livello nazionale. Questa la molla che ha portato Vito Abrusci, presidente dell'Associazione produttori "La vera cipolla Rossa di Acquaviva" a partecipare il 12 e 13 aprile 2017 al Cibus Connect a Parma (cfr FreshPlaza del 13/04/2017), nell'area dedicata ai presidi Slow Food.



"Siamo un'associazione composta da 22 produttori – spiega Abrusci – per una produzione annuale di circa 200 tonnellate di cipolla. Ci chiamiamo La vera cipolla rossa di Acquaviva perché in giro ci sono tantissime imitazioni, vagamente simili nell'aspetto ma diverse nel sapore. Il nostro prodotto è molto dolce, differente da tutte e altre cipolle. E' un bulbo piatto, violaceo che può arrivare fino a 20 cm di diametro e 1,5 kg di peso. Nella media però è circa 6-7 cm per 500 gr di peso".


Vito Abrusci

Oltre alla vendita come fresco, viene trasformato in salse e mostarda. I canali di vendita del prodotto fresco sono, per lo più, la Gdo, oppure la vendita diretta da parte dei produttori, seppur in minime quantità. Anche la raccolta viene effettuata a mano, scavando le cipolle una a una. Un altro prodotto è lo sponsale, un cipollotto allungato che si ottiene dai bulbi interrati e non mandati a seme. Anche questi cipollotti possono essere venduti al mercato fresco o trasformati.



"Il suo colore tra il rosso carminio e il violaceo - si legge in una nota descrittiva dell'associazione - si schiarisce verso l'interno, sino a divenire completamente bianca. E' seminata in settembre e raccolta dai primi giorni di luglio sino ad agosto. Le rese sono piuttosto basse, circa 12-13 ton ad ettaro, in quanto la semina ha un sesto di impianto di 90 cm fra le file e 25 sulla fila".



La coltivazione della cipolla d'Acquaviva è limitata al territorio del Comune di Acquaviva, in provincia di Bari: la superficie investita e, conseguentemente anche la produzione, è calata negli ultimi anni. La ragione sta, in parte, nelle caratteristiche intrinseche della varietà e nel tipo di coltivazione che rimane in gran parte manuale.

Mantenendo al minimo gli interventi di fertilizzazione e trattamenti antiparassitari o diserbanti, si rende necessaria una dose supplementare di lavoro in campo: le sarchiature e le scerbature (operazioni di diserbo manuale), oltre alla raccolta, devono essere frequenti e questo si riflette anche sul costo del prodotto finale.