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Trattative in corso fra sindacati e Fruitimprese

Rinnovo contratto per 50mila lavoratori degli stabilimenti di ortofrutta

Sono oltre 50mila i lavoratori delle strutture ortofrutticole private, che fanno capo a Fruitimprese, interessati dal rinnovo del contratto. Il 30 gennaio 2017 a Cesena si è confrontata la delegazione di Fruitimprese, con le controparti sindacali Flai Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il rinnovo triennale del Contratto collettivo nazionale lavoro settore "Ortofrutta" scaduto a fine 2016. Chiediamo all'avvocato Gualtiero Roveda, componente di lungo corso della Commissione datoriale, un giudizio sullo stato della trattativa.



Gualtiero Roveda (GR): Lo stato attuale delle relazioni tra Fruitimprese e Organizzazioni dei lavoratori riflette un processo virtuoso iniziato negli anni '90, quando l'Associazione si rese conto che, per governare le nuove esigenze di un comparto, obbligato a confrontarsi con un mercato in rapida evoluzione, necessitava di instaurare rapporti sindacali improntati alla massima collaborazione. Le imprese hanno, così, vissuto un lungo periodo di "pace sindacale" con bassissimi livelli di contenzioso. Dal canto loro i sindacati hanno potuto contare sul rispetto da parte di Fruitimprese del proprio dovere "di influenza", cioè del suo impegno a far sì che i propri associati applicassero il contratto, senza discostarsene. I lavoratori, pur con il limite determinato da lavorazioni di carattere stagionale tipiche del settore, hanno potuto far affidamento su occupazione stabile e istituti contrattuali di garanzia e tutela.

FreshPlaza (FP): A quali istituti fa riferimento?
GR: Ad esempio, alle varie integrazioni per malattia, infortuni, maternità; all'assistenza sanitaria integrativa prestata dal Fondo Est per i dipendenti fissi e per gli stagionali con contratto iniziale di almeno 5 mesi; al riconoscimento di un livello VI super per i lavoratori stagionali con una certa anzianità di servizio presso la stessa azienda.



FP: Quali sono le prestazioni del Fondo Est?
GR: Il piano sanitario del Fondo consente ai lavoratori di accedere ai servizi specialistici presso strutture convenzionate con Unisalute. Vi è la possibilità di richiedere il rimborso dei ticket per le prestazioni effettuate presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale e per le prestazioni di riabilitazione fisioterapica. Altre aree d'intervento previste sono la prevenzione oncologica e cardiovascolare, l'odontoiatria, la chirurgia e l'ospedalizzazione domiciliare a seguito di malattia e infortunio.

FP: La proposta dalle Organizzazioni dei lavoratori contiene richieste di aumenti retributivi superiori all'inflazione attesa del prossimo biennio. Siete d'accordo?
GR: Dobbiamo prendere atto che nel 2016 l'Italia si è trovata in deflazione, una situazione che non capitava da 57 anni. La flessione dei prezzi al consumo è stata del -0,1% secondo le stime preliminari dell'Istat, a conferma della debolezza della domanda di beni di consumo.

Nel mercato globale la domanda è divenuta più elastica e non c'è alcuna possibilità per le imprese di trasferire sui prezzi di vendita gli aumenti del costo del lavoro. Di fatto, le imprese ortofrutticole di stoccaggio, condizionamento e spedizione dei prodotti ortofrutticoli non determinano né i prezzi di liquidazione ai produttori, né i prezzi di vendita. Il compito di Fruitmprese è quello di trovare con le Controparti sindacali il giusto punto di equilibrio che consenta alle nostre produzioni di non perdere quote di mercato e ai lavoratori di ricevere un corrispettivo adeguato.

FP: L'innovazione tecnologica rischia di togliere posti di lavoro?
GR: Se ne parla pochissimo, ma sta arrivando uno tsunami sul nostro attuale sistema di vita. Secondo l'ultimo rapporto McKinsey (Future That Works: Automation, Employment, and Productivity) in Italia circa la metà dei lavoratori attuali potrebbe essere sostituita da macchine intelligenti. Significa che circa 11 milioni di lavoratori italiani potrebbero essere sostituiti da robot. E' in gioco la sopravvivenza del benessere al quale siamo abituati.

Stiamo vivendo in un mondo vecchio che sta evaporando sotto i nostri occhi. C'è da riorganizzare con estrema urgenza e lucidità economia, società e stili di vita. Occorre cominciare ad articolare la progettazione di un mondo nuovo. I lavori a più alto tasso di automazione attuale e potenziale quali ad esempio le aziende manifatturiere, le aziende agricole, i centri commerciali, la grande distribuzione, le banche, le compagnie assicurative, le società di consulenza finanziaria, i call center e i giornali di carta sono quelli più a rischio.