Le due realtà riunitesi nella InfinityBio hanno grande esperienza nel fresco: la prima dall'inizio del 1900 e la seconda dagli anni 70 del XX secolo, tutte e due specializzate in produzione biologica non appena la normativa ha codificato i procedimenti. In totale, InfinityBio può contare su circa 200 ettari in biologico, magazzino di condizionamento certificato biologico (Certificazione GlobalGAP, Grasp, IFS e Bio Suisse).
"Solo prodotto biologico appunto, il 70 per cento di quanto utilizziamo giunge da nostri terreni, il resto da agricoltori che ci circondano e che devono sottostare allo stesso metodo di produzione – sottolinea Carlo Morini – Dal passaggio all'agricoltura biologica stiamo adesso approcciando la biodinamica, per dare un'ulteriore spinta e venire incontro a esigenze molto richieste in gran parte nel mercato estero. Come abbiamo iniziato con i succhi? Poco più di un anno fa si era pensato di realizzare un prodotto di altissima qualità, produrre succhi unici dedicando appezzamenti e colture solo a questo scopo, terreni dedicati solo per la produzione di succhi".
Da qui è iniziata l'esperienza che vede una produzione basata su otto frutti estivi principali, albicocche, pesche nettarine, percoche, susine, fino ai kaki e kiwi, declinati in bottigliette che non hanno aggiunta d'acqua o di zuccheri, questi ultimi sono presenti per quelli naturalmente apportati dalla frutta e dal succo d'uva.
Il resto è frutto della fantasia e di far scoprire nuovi sapori nel segno della genuinità. Gli esempi sono eloquenti a cominciare dal BluMix (a sinistra) composto da succo di mirtillo, succo di pesca, succo d'uva con le conosciute proprietà benefiche della bacca, efficace antisettico per le vie urinarie, spiccata azione anticagerogena e altro.
Il succo di pesca, al 50 per cento nettarina, il restante percoca e, come sottolineano all'InfinityBio, è ottimo ausilio alla digestione di cibi grassi, stimola la formazione di emoglobina nel sangue, aiuta pazienti affetti da aritmia cardiaca grazie alla presenza di potassio, ricco di vitamine A, C e gruppo B.
A seguire il succo di Albicocca Bio con succo di uva e succo di limone, ricco di carotenoidi, vitamina A e C, alta presenza di minerali come potassio, fosforo, sodio, ferro e calcio.
A questi si aggiungono i succhi di Mela e quello di Kiwi, il primo ricco di proteine, fibre, sali minerali, vitamine C, PP, complesso B e A, oltre che fonte di polifenoli, flavonoidi e antiossidanti, mentre il secondo, oltre all'ottimo apporto di vitamina C, è un ottimo anti-age, esalta l'elasticità della pelle e quindi aiuta ad alleviare la presenza di rughe, ricca di antiossidanti che contrastano i radicali liberi.
Ci saranno a breve altre novità. Il GreenMix che vede insieme prugna, kiwi e uva, poi il succo di pera e quello d'uva con un tocco di zenzero.
"Come aziende agiamo su due linee, la produzione del fresco e quella dei succhi – continua Carlo Morini – Nel primo, l'85 per cento della produzione va all'estero, principalmente in paesi come Svizzera, Austria, Germania e Danimarca. La produzione si attesta sui 20.000 quintali. Per quanto riguarda i succhi invece, siamo a un milione di bottiglie, vendute principalmente in Italia e stiamo avendo contatti con estremo oriente, Singapore e Giappone, poi con gli Stati Uniti e per il resto vedremo".
Canale principale di collocazione per i succhi è l'Horeca, quindi principalmente hotel, ristoranti, cafe, naturalmente con una spiccata propensione all'offerta di prodotti di qualità e la InfinityBio si sta avvicinando molto ai negozi specializzati.
"Lavorando con la terra abbiamo naturalmente a che fare con le stagioni e i loro eccessi o mancanze – conclude Morini – Quest'anno per esempio abbiamo avuto problemi nella fase della fioritura delle albicocche per la monilia (genere di funghi deuteromiceti della famiglia moniliacee) che ha decimato i fiori, il tutto anche per eccesso di piogge. Stessa cosa per le nettarine. Ma ogni anno ha le sue novità, i suoi moti, i premi e le difficoltà che ci regala e con le quali dobbiamo fare i conti. Noi che siamo al cento per cento a produzione biologica dobbiamo sottostare agli umori della natura più di altri, ma il premio è grande".
Contatti:
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Autore: G.G. per FreshPlaza