Nato per promuovere il fungo coltivato 100% made in Italy, proprio qualche mese fa aveva annunciato il proprio sostegno alla Fondazione Umberto Veronesi attraverso un'attività di raccolta fondi per il progetto Più Sano, più Buono (cfr. FreshPlaza del 16/19/2016). Una partnership presentata ufficialmente durante l'ultima edizione del Macfrut a Rimini che consente, acquistando le confezioni di Fungo Italiano Certificato, di sostenere i giovani medici e ricercatori della Fondazione Umberto Veronesi che si occupano di nutrigenomica.

Il logo del progetto "Più sano, più buono" della Fondazione Veronesi, sui funghi prodotti dai consorziati del Fungo Italiano Certificato.
"Prevenzione - continuano dal Consorzio - è uno, tra i tanti, lasciti e moniti che Umberto Veronesi ci ha lasciato ed ha ovviamente implicazioni importantissime anche in campo alimentare, come lo stesso professore amava ripetere da anni ogni volta che veniva interpellato per parlare della sua attività passata e presente. L'alimentazione bilanciata, insieme ad altre pratiche che rafforzano uno stile di vita salutare, era uno dei capisaldi, come Veronesi non smetteva mai di sottolineare, per evitare l'insorgenza di malattie cardiovascolari e tumorali. E spesso nei suoi libri e nei suoi discorsi il Professore citava proprio i funghi coltivati per le loro proprietà salutistiche".
"Tutti i produttori del Consorzio porgono le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del Professor Umberto Veronesi - afferma Mario Mattozzi, presidente di Fungo Italiano Certificato -. In questo momento ci tengo a sottolineare come la decisione di sposare il progetto "Più Sano più Buono" della Fondazione Umberto Veronesi a sostegno della ricerca scientifica sulla nutrigenomica fu accolta dal nostro Consorzio sin dall'inizio con grande impegno ed entusiasmo e continuerà ancora con gli stessi sentimenti anche ora che il Professore ci ha lasciato. Il modo migliore per onorare il grande lavoro che Umberto Veronesi ha svolto nella sua vita - conclude Mattozzi - è, infatti, quello di continuare a sostenere progetti come questo che consentono alla scienza di studiare le correlazioni tra il nostro DNA e le molecole presenti nei cibi e quindi di dimostrare come una sana e corretta alimentazione possa aiutare il nostro organismo a mantenersi in salute senza rinunciare al gusto".