Un packaging eccessivo scoraggia i consumatori dal comprare frutta e verdura
Gli scienziati della Wageningen University hanno spiegato che "per i consumatori, la frutta e la verdura ideali sono quelle sfuse: è più facile toccare il prodotto e quindi controllarne la qualità; inoltre si possono scegliere i quantitativi desiderati e l'impatto ambientale è ridotto".
Quest'ultima caratteristica sembra essere particolarmente importante per i prodotti bio, in quanto l'assenza di imballaggi eccessivi risulta in linea con l'immagine ecocompatibile del prodotto.
Lo studio ha analizzato due gruppi di persone mentre facevano compere in un supermercato simulato in 3D, nel quale dovevano riempire i carrelli con un assortimento di frutta e verdura.
I prodotti erano stati divisi tra prodotti bio imballati, prodotti non bio sfusi e un assortimento in cui i prodotti non bio erano imballati mentre quelli biologici no. Ai gruppi è stato poi chiesto di spiegare come il packaging li avesse influenzati.
Lo studio, pubblicato su Food Quality and Preference, ha rivelato come "l'assenza di imballaggi sia stata giudicata positivamente. I prodotti sfusi sono preferiti rispetto alle opzioni imballate, sia per quanto riguarda i prodotti bio sia quelli non bio".
"Rimuovere il packaging risulta quindi un intervento essenziale per incrementare le vendite di prodotti bio. Il modo in cui i prodotti sono presentati può influenzare le scelte e le impressioni dei consumatori predisponendoli o meno verso l'acquisto".
"Anche se ovviamente gli imballaggi offrono aspetti positivi per ciò che riguarda praticità, la sicurezza alimentare e la presentazione di informazioni, è anche vero che non sono graditi dai consumatori".
Lo studio conclude che "frutta e verdura sfusi permettono ai consumatori di toccare il prodotto, cosa generalmente apprezzata, e di scegliere liberamente i quantitativi da acquistare, inoltre aumenta la percezione di un più basso impatto ambientale. Ridurre il packaging potrebbe quindi spingere verso scelte più salutari, riducendo al contempo gli sprechi".
"La ricerca sul confezionamento dovrebbe dunque considerare di eliminare gli imballaggi, quando possibile".
Non a caso, negli ultimi anni, in molti supermercati europei è diventata una pratica comune offrire prodotti ortofrutticoli senza imballaggio. Ne sono esempi Original Unverpackt a Berlino (Germania), Bag&Buy a Utrecht (Paesi Bassi) e Biocoop a Parigi (Francia).
Per saperne di più: www.dailymail.co.uk
Fonte: Erica van Herpen, Victor Immink, Jos van den Puttelaar, ‘Organics unpacked: The influence of packaging on the choice for organic fruits and vegetables’, Ottobre 2016, Food Quality and Preference, Vol. 5, pag. 90–96. www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0950329316301082