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Tecnologia per attrarre i giovani consumatori

Nel concept-store CuoreVerde arriva il totem CSO: alla (ri)scoperta dell'ortofrutta

Un elemento caratterizza il consumatore moderno, soprattutto quello più giovane: è smart, abituato alle nuove tecnologie, con sistemi multimediali; le interfacce touch sono praticamente il suo pane quotidiano. Ma un secondo elemento lo contraddistingue: la fame di conoscenza. Saperne di più di quello che sta per acquistare; lo ricorda Paolo Bruni, presidente del CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli, quando sottolinea come, al giorno d'oggi, "la tracciabilità delle produzioni sia la parola d'ordine dell'acquisto".


Paolo Bruni, presidente CSO, mostra il totem installato nel punto vendita CuoreVerde, a Ferrara. Alle spalle del totem Roberta Monti, dirigente scolastica dell'Istituto Navarra di Ferrara che ha collaborato con l'iniziativa.

"La ricostruzione della storia di un prodotto è oggi un concetto alla base di un consumatore che vuole conoscere, che vuole sapere", continua Bruni. Il presidente del CSO è intervenuto ieri 14 giugno 2016 a Ferrara a un'inaugurazione insolita per il suo genere: il taglio del nastro di un totem multimediale e interattivo.

Il sistema è nato dalla ricerca CSO all'interno del progetto Mr Fruitness e, per ogni prodotto ortofrutticolo presente sugli scaffali del punto vendita, riporta, con una grafica interattiva e touch, 4 schede: virtù; calendario; ricette; video.

Passando da una scheda all'altra è così possibile scoprire le proprietà della referenza, come viene prodotta, quando e dove; com'è possibile consumarla anche grazie a ricette un po' fuori dagli schemi. Pure, attraverso la sezione video, è possibile scoprire come quell'ortaggio o quel frutto è arrivato alla raccolta, prima, e dal campo alla tavola, poi. L'auspicio è che, dopo il punto vendita di Ferrara, il totem del CSO possa poi essere adottato anche da altre realtà della vendita al dettaglio.


Una foto di gruppo insieme al totem multimediale con il CSO, il personale di CuoreVerde e studenti e docenti dell'Istituto Navarra di Ferrara che ha collaborato con l'iniziativa.

Il totem è stato installato nel punto vendita targato CuoreVerde a Ferrara, in corso Porta Mare, su richiesta del titolare, Federico Fugaroli; una richiesta che non è stata casuale: anzi, è in linea con il concept del punto vendita.

"L'idea di CuoreVerde – spiega Fugaroli – è nata nel 2011 per riportare frutta e verdura, nella loro interezza, al centro dell'attenzione del consumatore, perché troppo spesso vedevamo i clienti andare nei centri commerciali a comprare frutta e verdura massificata".

Per questo Fugaroli, tra le pareti di CuoreVerde, segue alcune semplici regole, quasi un mantra: si vende solo frutta e verdura fresca sfusa; fanno eccezione solo una ristretta selezione di prodotti confezionati bio e un banco di gastronomia che cucina solo piatti a base di frutta e verdura.

La merce in vendita viene acquistata direttamente dalla CuoreVerde, di notte, nei mercati all'ingrosso di Ferrara e Bologna "per evitare intermediari", spiega il titolare; ancora, a differenza della maggior parte dei punti vendita della Gdo, nel negozio di corso Porta Mare non è ammesso il self-service: il cliente viene servito da personale appositamente formato perché "chi tocca frutta e verdura deve sapere come farlo", chiosa il titolare.


Lo staff di CuoreVerde: i due chef, il personale addetto alla vendita e, a destra, il titolare e ideatore del concept-store ferrarese, Federico Fugaroli.

CuoreVerde è la dimostrazione di come a cambiare e a modernizzarsi non sia soltanto il consumatore, ma anche il punto vendita, un po' come sta accadendo anche oltreoceano dove si sta lavorando per punti vendita più a misura di consumatore, studiando scanner che forniscono le proprietà nutrizionali dei prodotti, confezioni trasparenti al 100%, sistemi per sfruttare la realtà aumentata (cfr. FreshPlaza del 19/05/2016).