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Con il cambiamento climatico a rischio banane e mais in Africa

In alcune aree dell'Africa subsahariana è necessaria una significativa trasformazione agricola per preservare la futura produzione delle principali colture alimentari. Lo sottolinea uno studio dell'università di Leeds pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, secondo cui mais, fagioli e banane sono le coltivazioni più a rischio a causa del cambiamento climatico.

Lo studio prende in esame, regione per regione, i probabili effetti del riscaldamento del pianeta su nove colture che rappresentano il 50% della produzione nell'Africa subsahariana, e individuano le aree e la tempistica con cui intervenire per tutelare la sicurezza alimentare e i piccoli coltivatori.

In base all'indagine, sei delle nove colture resteranno stabili anche in scenari moderati ed estremi di cambiamento climatico. Tuttavia il 30% delle zone in cui si coltivano mais e banane, e il 60% delle terre dedicate alla produzione di fagioli, rischiano di diventare impraticabili entro la fine del secolo. In alcune aree, evidenziano gli esperti, le trasformazioni agricole vanno messe in campo entro il 2025. Tali trasformazioni includono cambiare colture nell'area in questione, migliorare i sistemi di irrigazione o anche rinunciare del tutto all'agricoltura.

"L'agricoltura necessita di essere flessibile per rispondere al cambiamento climatico", spiegano i ricercatori. "Entro la fine del prossimo decennio molte aree in cui ora si coltivano mais e banane non saranno più adatte per quelle colture. Il tempo per trasformare l'agricoltura africana sta per scadere".
Data di pubblicazione: