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Nuovi frutteti in Romagna: albicocco e susino interessano piu' del pesco, ma occhio all'outsider

Se le aziende sementiere sono una buona cartina tornasole circa le tendenze in atto nel settore delle orticole, lo stesso vale per i vivaisti nel campo della frutticoltura; dalla loro testimonianza si può comprendere verso quali piante e varietà si stiano orientando i produttori, alle prese con nuovi impianti e reimpianti.

E non manca, spesso, qualche sorpresa, com'è il caso della Romagna, per antonomasia la culla italiana di pesche e nettarine. "Questo è l'anno straordinario dell'albicocco", spiega Roberto Savini, direttore generale del vivaio Dalmonte Guido e Vittorio.

L'azienda vivaistica di Brisighella (RA) lavora con quasi tutti i costitutori e il suo catalogo comprende praticamente ogni cultivar da frutto adatta al clima della zona, complice la creazione, due anni fa della Dalmonte Micro (cfr. FreshPlaza del 05/12/2014), un'azienda collegata specializzata nella micropropagazione in vitro (600mila le piantine prodotte così nel 2015; nel 2016 è previsto il raddoppio); ciò ha permesso di mettere a catalogo nuove colture, come il kiwi.

In questo periodo, nella zona, si è nel pieno delle piantumazioni, che solitamente vanno da novembre a febbraio. Stilando una classifica a cinque su quali siano al momento le piante da frutto più gettonate in vetta, Savini mette - come anticipato - l'albicocco, poi nell'ordine susino, kiwi, pero e pesco.


Albicocche Farbaly®.

Sull'albicocco, riprende il direttore generale della Dalmonte, "c'è interesse al punto tale che il materiale vivaistico è terminato. Sembra che in zona stia superando il pesco, anche per un rinnovato interesse da parte dell'industria; ma la campagna è ancora lunga". Le ragioni di questo fervore pro albicocco sono diverse: "Da vari anni – continua Savini – ottiene alla produzione dei prezzi interessanti e, grazie ai miracoli del miglioramento genetico, la gamma varietale si è ampliata molto, permettendo di produrre da maggio a settembre, con nuove varietà che, oltre a essere colorate, sono anche buone da mangiare. Anche solo 4 o 5 anni fa non era così".

Sostanzialmente le stesse ragioni spiegano anche l'interesse che si registra per le susine. "Come le albicocche, anche le susine, negli anni, hanno ripagato bene il produttore, soprattutto quelle a buccia scura. Oggi sono molto gradite sia le varietà europee sia quelle sino-giapponesi".


Attività alla Dalmonte Micro.

Nella classifica, la medaglia di bronzo spetta al kiwi, che "va forte, in tutti i colori della polpa, verde o gialla che sia", spiega Savini, mentre poco sotto al podio troviamo il pero. "Grazie ai programmi con l'industria per le Williams – riprende – e all'interesse per le Abate c'è una ripresa del pero, che da un paio di anni a questa parte si era un po' fermato".

Chiude la top 5 il pesco. "Sul pesco – commenta il direttore generale della Dalmonte - c'è un ridimensionamento, ma ci si sta specializzando, complice una gamma varietale incredibile, sotto tutti i punti di vista, venuta fuori negli ultimi cinque anni", ma è presto per parlare di un sorpasso di altre colture ai danni del pesco. "Per due/tre anni l'albicocco continuerà a crescere, e lo stesso avverrà per il susino, il pesco piantato in tutti questi anni sarà da rinnovare: non credo però che la Romagna perderà la coltura", prevede Savini.

L'outsider del momento
In questo panorama tuttavia, almeno nella zona presa in esame, c'è da tenere monitorato quello che sembra essere l'outsider del momento: la noce da frutto, tant'è che proprio poche settimane fa Terremerse l'aveva proposto come coltura alternativa per la Romagna (cfr. FreshPlaza del 21/12/2015).

"Ora – spiega Savini – richiama un certo interesse: sono due anni che lo commercializziamo e ne vendiamo ogni stagione 10/20mila piantine. E' un prodotto nuovo e finora una filiera vivaistica vera e propria non c'era, perché ha bisogno di una tecnica produttiva diversa; non è come le altre piante da frutto che basta un innesto in campo. Abbiamo dovuto cercare in giro nel mondo come si facesse e mettere a punto il sistema alle nostre latitudini".


Germogliamento degli innesti di noce.

Il capitolo noce da frutto rientra in una storia più grande, che esce dai confini emiliano romagnoli. "A livello nazionale – riprende il direttore generale – si parla molto di nocciolo, mandorlo, e pure pistacchio, perché c'è interesse sulla frutta a guscio e sui suoi aspetti salutistici; un interesse mondiale, da tenere sott'occhio. Il mandorlo lo produciamo già da tempo e alla Dalmonte Micro abbiamo iniziato a micropropagare il nocciolo. A catalogo ci manca solo il pistacchio, che richiede un clima completamente diverso dal nostro; coltivarlo qui sarebbe impensabile. In futuro, sempre sul tema frutta a guscio, probabilmente pure il castagno sarà da tenere sott'occhio nel lungo termine; quest'anno il suo prezzo è diminuito, ma è comunque elevato e qui mancano i castagneti specializzati".

Contatti:
Dalmonte Guido e Vittorio Vivai
Via Casse, 1
Brisighella (RA) - Italy
Tel.: (+39) 0546 81037 
Fax: (+39) 0546 80061
Email: dalmonte@dalmontevivai.com
Web: www.dalmontevivai.com