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Revus Top, Reflect e Sakalia: le novita' Syngenta attuali e future contro oidio e peronospora



In un'offerta complessiva a sostegno della produzione, come intende essere il programma 'Orticoltura & Valore' di Syngenta, anche gli agrofarmaci e i prodotti di difesa giocano un ruolo di primo piano. Così in occasione del recente roadshow organizzato dalla multinazionale (cfr. FreshPlaza del 28/07/2015) sono state presentate al pubblico alcune delle novità di difesa; alcune già in commercio, altre ancora da venire.


Un momento della tappa del roadshow a Foggia. Clicca qui per sfogliare la galleria fotografica completa.

Nel catalogo Syngenta, la novità del 2015 è Revus Top®, un antiperonosporico e antialternaria già in commercio per pomodoro e patate. E' il frutto di un mix attentamente dosato di due sostanze attive già note. Ha dei buoni profili tossicologici, con un impatto minimo per l'ambiente e soprattutto per l'uomo, pensando anche all'operatore che lo deve utilizzare.


Bruno Busin, technical crop manager di Syngenta Italia.

La prossima new entry sarà invece Reflect®; prodotto convenzionale basato su una nuova molecola di sintesi: l'Isopyrazam. La data di rilascio è prevista per il 2016. Si tratta di un antioidico che, spiega Bruno Busin, technical crop manager di Syngenta Italia, specializzato in orticole, "non è esclusivo per le cucurbitacee, ma ha un campo più esteso, perché l'oidio è una malattia molto variabile e tutti cercano soluzioni".


Attacco di oidio sulle piante non trattate al campo sperimentale di Syngenta, a Foggia. Clicca qui per sfogliare la galleria fotografica completa.

Pur sempre pensata per le cucurbitacce, senza esserne esclusiva, la seconda futura novità targata Syngenta è invece più innovativa. Si tratta di una sostanza bio che verrà commercializzata sotto il nome di Sakalia®, "senza carenze né residui e l'obiettivo – riprende Busin - è certificarla come biologica". E' anche un induttore di resistenza cioè oltre alla sua funzione da agrofarmaco stimola al massimo le caratteristiche di resistenza e difesa della pianta".


Attacco di oidio sulle piante non trattate presso il campo sperimentale di Syngenta, a Foggia.

"Ci lavoriamo da anni – continua - e il settore dati è molto interessante; il dossier è già stato completato e recentemente è stato presentato alle autorità per la registrazione, che richiederà dai 15 ai 18 mesi". A conti fatti, dunque, il prodotto sarà in commercio tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017.


Un momento della tappa del roadshow a Foggia. Clicca qui per sfogliare la galleria fotografica completa.

Un prodotto, Sakalia®, su cui c'è molta attesa perché, spiega il technical crop manager, "oggi c'è la massima attenzione sulla sostenibilità dei prodotti e sul tema dei residui; con un prodotto bio li azzeriamo. Non si tratta di una cosa banale se si considerano colture come per esempio lo zucchino: viene raccolto praticamente un giorno sì e uno no, ma se c'è un attacco di oidio con i sistemi di difesa tradizionali i casi sono due: o tratti ma non raccogli finché non spariscono i residui (ma nel frattempo la pianta continua a maturare) oppure non tratti e raccogli un prodotto malato, con il rischio che la malattia si diffonda. Con Sakalia®, invece, potremo trattare e raccogliere senza residui".


Il tracciante White Drop mostra come, su questi pomodori trattati, solo la parte superiore sia stata raggiunta dall'agrofarmaco; la parte inferiore no: pertanto è come se non fosse stata trattata.

Tuttavia, una volta sviluppato, il prodotto va anche dato sulle piante, ed è qui che arriva un altro tassello della filosofia integrata che sta dietro a 'Orticoltura & Valore'. "Il prodotto – spiega Giacomo Purromuto, technical field expert di Syngenta Italia – è solo il 50% del trattamento, il resto lo fa la distribuzione sulla pianta"; e qui si apre un mondo, perché è stato dimostrato che in molti casi l'agrofarmaco, per quanto valido, non aveva gli effetti desiderati perché c'erano problemi nella distribuzione sule piante.


Un altro esempio dell'uso del White Drop. In questo caso l'agrofarmaco si è depositato tutto sulla punta della foglia. Clicca qui per sfogliare la galleria fotografica completa.

Per questo Syngenta ha sviluppato – e mostrato in campo durante il roadshow – un nuovo tracciante, White Drop, che mescolato al trattamento da effettuare, continua Purromuto, "ci dà l'idea su come, quanto e dove si deposita l'agrofarmaco, permettendoci di verificare se esistono perdite o accumuli e intervenendo di conseguenza. Molto spesso per risolvere il problema e avere una distribuzione ottimale del trattamento bastano piccoli interventi su atomizzatori e irroratori. Se miglioriamo il modo in cui distribuiamo il prodotto prima di tutto otteniamo un risultato migliore, e secondariamente potremo usarne di meno, a vantaggio della sostenibilità economica e ambientale".


L'Heliosec.

Ora, in una moderna azienda agricola sostenibile al 100% - è questo il principio dell'Interra Farm ideato dalla Syngenta, modello di azienda agricola ideale, con cui aiutare l'agricoltore in carne e ossa a costruire la sua azienda agricola ecosostenibile - c'è il tema dello smaltimento delle acque reflue usate nei trattamenti fitosanitari. A tal proposito la Syngenta ha brevettato Heliosec, un sistema di smaltimento delle acque che contengono fitofarmaci.


L'Heliosec. Clicca qui per sfogliare la galleria fotografica completa.

Il funzionamento dell'Heliosec è semplice: le acque di lavaggio della cisterna dell'atomizzatore vengono raccolte in un vascone coperto da un pannello. Per effetto dell'irraggiamento del sole, l'acqua nel vascone evapora lasciando sul fondo i residui secchi del trattamento, che così possono essere raccolti e smaltiti ad hoc. Un sistema economico e pratico che può trattare anche 2/3mila litri di acque reflue.

Contatti:
Syngenta
Elena Secchi
Business communication & Marketing campaign officer