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USA: vendite retail a +2,6% nel 2014, Walmart rimane saldamente al primo posto

Negli Stati Uniti d'America, nel 2014, le vendite al dettaglio sono cresciute del 2,6% e si prevede un ulteriore aumento del 2,8% nel 2015.



Secondo il rapporto del Fung Business Intelligence Centre (FBIC)/Global Retail & Tecnology (cfr FreshPlaza del 20/07/2015) i prezzi della benzina più bassi miglioreranno la forza economica del Paese e rafforzeranno il potere d'acquisto del dollaro.

Negli Stati Uniti d'America, il leader di mercato è stato Walmart che nel 2014 ha spinto verso l'alto le sue vendite americane del 3,1%. Kroger ha invece visto un aumento delle entrate del 4,9%.


Vendite e quota di mercato nelle quattro principali insegne della grande distribuzione statunitense.

Entrambi questi importanti gruppi hanno provato a lanciarsi nell'avventura del mercato online.

In America del Nord il commercio di prodotti alimentari attraverso il canale online ancora fatica ad affermarsi: nel 2014, secondo il "National Grocers Association and Supermarket Guru", solo lo 0,4% degli acquirenti americani ha acquistato alimenti tramite Internet.

Le cose stanno però cambiando e molti retailer cominciano a vedere la Rete con occhi diversi. Ad esempio Walmart ora considera il canale online un'opportunità da sfruttare. Nel 2014 ha infatti cercato di implementare il numero di click e ha anche lanciato la sperimentazione del "Walmart Pick up", un luogo esclusivo di ritiro della merce per i soli ordini effettuatu online.

Nel Regno Unito, invece, Asda ha avviato una serie di iniziative basate sulle consegne a domicilio. 

Oltre all'online, un altro canale di crescita per Walmart è derivato dai piccoli negozi che la catena sta implementando per migliorare la sua raggiungibilità nelle aree urbane. Nel 2014 Walmart ha aperto 235 negozi di piccolo formato a fronte delle 122 aperture dell'anno precedente. 

Anche Target sta cercando di aprire negozi di dimensioni più piccole per raggiungere gli acquirenti benestanti delle aree urbane. 

Un altro fenomeno che non può essere tralasciato riguarda poi i Dollarstores. La crescita e la diffusione capillare di questi negozi (in tal senso è possibile ricordare Dollar General, Family Dollar e Dollar Tree) ha infatti spiazzato la concorrenza.



Nonostante questo i Dollarstore non riescono ancora a superare, in fatto di ricavi, i leader del settore come Walmart. Ad esempio nel 2014, Dollar General ha raggiunto un fatturato netto di poco meno di 19 miliardi dollari (+8% anno-su-anno), a fronte dei 288 miliardi dollari di Walmart. Eppure i Dollarstor hanno rosicchiato le vendite ai supermercati tradizionali e rappresentano pur sempre una minaccia.

E' poi doveroso tener presente le tendenze dei clienti sempre più attenti non solo al prezzo, ma anche alla qualità dei prodotti. Per rispondere a tale richieste molti colossi del settore hanno operato strategicamente.

Kroger per esempio, nel 2014, ha visto crescere le vendite del 10,3%. A contribuire a tale successo è stata anche l'introduzione di un marchio dedicato al biologico che soddisfa la domanda di prodotti di qualità.

Whole Foods Market ha registrato forti tassi di crescita: le vendite sono aumentate del 10% nel 2014 e del 10% nel primo trimestre del 2015 (ultimo dato disponibile).

Attualmente Target e Walmart intendono aggiungere alla propria offerta più alimenti freschi naturali e biologici. Lidl sta invece lavorando per tentare di entrare nel mercato statunitense. Aldi ha già raggiunto ottimi risultati.

Intanto, nel gennaio 2014, Kroger ha completato la fusione con Harris Teeter. Nel 2015 Safeway ha completato la fusione con la proprietà privata Albertsons. Si prevede che questa operazione porterà a un fatturato di 57 miliardi dollari annui.

Per gli anni futuri la National Retail Federation prevede una crescita totale di vendita al dettaglio pari al 4,1% annuo.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: FBIC/Global Retail & Tecnology