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Una sfida per il futuro: ridurre di 100 calorie l'apporto energetico giornaliero pro capite

 Sarebbe possibile ridurre di 100 calorie l'apporto calorico giornaliero medio per persona?

A porsi questa domanda, nonché a lanciare questa sfida, è Euromonitor International che, attraverso una ricerca dettagliata ha provato a verificare quante calorie, derivanti da prodotti confezionati e soft drink, introduciamo quotidianamente (cfr. FreshPlaza del 18/06/2015).

Lo studio prova a indagare su quello che accadrebbe se anche altre nazioni seguissero l'esempio del Regno Unito (cfr. FreshPlaza del 26/06/2015) e provassero a ridurre di 100 calorie al giorno l'apporto calorico pro capite allo scopo di frenare la crescita del tasso di sovrappeso e obesità nella popolazione.

A tale scopo, lo studio di Euromonitor ha dato vita a un vero e proprio passaporto nutrizionale (Passport Nutrition) che indica le categorie di prodotti di cui sarebbe opportuno ridurre i consumi nei singoli Paesi.



Nella tabella riportata qui sopra, il Paese di analisi, la categoria di alimento che più contribuisce all'apporto calorico della popolazione locale, la riduzione giornaliera richiesta (in grammi o millilitri della categoria alimentare individuata) per ridurre di 100 calorie al giorno l'introito di calorie.

Ad esempio l'Australia dovrebbe ridurre di 27 grammi al giorno pro capite l'introduzione nella dieta di formaggi confezionati, il Brasile dovrebbe tagliare 12 grammi al giorno pro capite di olio di semi; in Francia si dovrebbe rinunciare a 34 grammi in media pro capite di carne lavorata e insaccati, mentre in Germania andrebbero evitati 14 grammi di burro pro capite al giorno; il Messico dovrebbe invitare i suoi cittadini a bere 234 ml di bevande tipo cola ogni giorno, e gli Stati Uniti d'America decurtare di 51 grammi il gelato confezionato che le persone consumano; il Regno Unito deve invece intervenire su grassi spalmabili e oli, riducendone i consumi di 19 grammi pro capite al giorno.

Ovviamente, tali misure non sarebbero comunque sufficienti a combattere la piaga dell'obesità nel mondo. Coloro che sono già in sovrappeso o obesi, infatti, dovranno ridurre l'introito calorico molto più di quanto preveda la suddetta tabella se vorranno davvero recuperare la loro forma fisica e non incorrere in problemi di salute.

D'altro canto, la sfida della riduzione di 100 calorie al giorno a persona non è di certo irragionevole; anzi non potrebbe far altro che recare benefici alla salute della popolazione.

Un simile obiettivo, però, può essere realizzato solo attraverso una serie di iniziative forti e decise, volte alla corretta educazione alimentare dei cittadini. 

Si potrebbe per esempio pensare all'introduzione di tasse sui prodotti poco salutari oppure ad accordi volontari con le industrie alimentari da parte dei Governi e dei Ministeri addetti alla salute pubblica.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: www.blog.euromonitor.com