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Sviluppato codice a barre di DNA spray per tracciare gli alimenti e rilevare contaminazioni e frodi alimentari

Negli ultimi anni, il verificarsi di numerose tossinfezioni alimentari dovute a cibo contaminato o batteri patogeni o sostanze chimiche ha spinto la ricerca a sviluppare nuovi metodi analitici e tecnologie che permettano di rilevare in minor tempo (rispetto alle metodiche tradizionali) le cause di queste tossinfezioni e quindi contenere i danni, in particolare interrompere la diffusione della fonte di contaminazione e limitare il numero di persone colpite e/o decedute.

In Europa, il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, in vigore dal 1 gennaio 2005 regola la tracciabilità alimentare, che è quel sistema di controllo della filiera per gestire con sicurezza ed efficienza le emergenze alimentari.

Per potenziare il sistema di tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli, Anthony Zografos (nella foto mentre spruzza un codice a barra di DNA su mela), fondatore e amministratore delegato della statunitense SafeTraces (già DNATrek - www.dnatrek.com) e sviluppatore di codici a barre biologici, ha spiegato che con un singolo tampone di DNA si potrebbero evitare le emergenze alimentari o almeno attenuarne i danni.

Zografos dice: "La nostra tecnologia permette di individuare molto rapidamente l'origine e la causa della tossinfezione. La tecnologia SafeTraces dei codici a barre biologici è una risposta al numero crescente di frodi alimentari e contaminazioni che costano all'industria alimentare statunitense decine di miliardi di dollari ogni anno, di cui 70 miliardi dollari per le tossinfezioni alimentari e 15 miliardi dollari per le frodi (Fonte dati: SafeTraces)".

Clicca su Play per un video che illustra il funzionamento del sistema


Il piano di sicurezza alimentare della FDA (Food and Drug Administration), che si concentra sulla prevenzione della contaminazione degli alimenti ed è in corso di perfezionamento, dovrebbe richiedere alle imprese agroalimentari l'attuazione dei protocolli di sicurezza alimentare.

"La tecnologia DNATrax – continua Zografos - consiste in una sostanza inodore e insapore costituita da DNA estratto da alghe e piante, combinato con zucchero; tale sostanza viene applicata direttamente sul cibo come additivo ed è stata approvata dalla FDA. Se completamente attuata, questa tecnologia del codice a barre genetico potrebbe bloccare le frodi alimentari e le epidemie in breve tempo e soprattutto ridurre i costi attuali di controlli e analisi".

DNATrax è stato inizialmente sviluppato dal Lawrence Livermore National Laboratory e poi concesso in licenza a SafeTraces. La tecnologia è stata originariamente pensata per il settore della biodifesa, ma Zografos ha visto la possibilità di applicare tale tecnologia al settore agroalimentare.

DNATrax può tracciare un alimento lungo tutta la filiera a partire dal campo di produzione; è in grado di determinare se l'alimento è stato adulterato o se è un OGM, di identificare la fonte di sospetta contaminazione in meno di un'ora rispetto ai circa 10 giorni richiesti per i metodi analitici tradizionali come il sequenziamento del genoma.

Applicato come spray o mescolato con prodotti liquidi in quantità infinitesimali lungo la filiera, DNATrax, essendo costituito da frammenti molto brevi di DNA (lunghi circa 100 paia di basi), permette di utilizzare un numero sostanzialmente illimitato di codici a barre genetici.

Anche gli scienziati dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo hanno sviluppato codici a barra di DNA che vengono applicati direttamente su qualsiasi alimento, tra cui anche i prodotti lattiero-caseari: anche in questo caso si tratta di brevi sequenze di DNA, ma diversamente da SafeTraces, il codice a barra di DNA svizzero è incapsulato in particelle di silice, che rende il DNA sintetico.

Nonostante l'innovazione tecnologica, gli osservatori di mercato sono preoccupati che i consumatori e gruppi di attivisti ambientali potrebbero rifiutare il codice a barre genetico, equiparandolo a un ulteriore additivo sul cibo. Si è infatti aperta la discussione su come debba essere considerato questo codice a barre biologico onde evitare un'errata comunicazione.

Zografos dice: "C'è già un sacco di DNA sul cibo: deriva dalle persone che lo toccano o starnutiscono accanto ad esso; pertanto il DNA è continuamente aggiunto durante la filiera. L'unica cosa che noi facciamo è utilizzare materiale genetico in modo che agisca come un codice a barre. La quantità di materiale che spruzziamo su una mela o altro prodotto è un miliardesimo di grammo; eppure è sufficiente per recare con sé informazioni dettagliate circa la tracciabilità del prodotto, compresi il campo di origine, la squadra addetta alla raccolta, la data di raccolta, lo stabilimento di lavorazione e di confezionamento, etc."

"DNATrax è concepito per prodotti alimentari a rischio di contaminazioni negli Stati Uniti come mele, meloni e uova, prodotti in cui la tossinfezione può innescare malattie di origine alimentare; ma la nostra tecnologia si applica anche agli alimenti ad alto valore (dall'olio di oliva al pesce o ai tartufi) che sono spesso oggetto di frodi e imitazioni".

Il codice a barre biologico SafeTraces sarà commercializzato sul mercato USA entro fine anno e sarà a disposizione di distributori, rivenditori e legislatori. In futuro, i consumatori saranno in grado di raccogliere una mela e leggere l'origine del frutto, insieme ad altre informazioni.



Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.