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Regno Unito

Guerra dei prezzi tra supermercati: Sainsbury's licenzia 800 persone

La catena di supermercati Sainsbury's ha annunciato il licenziamento di 800 persone nell'ambito di un piano di ristrutturazione volto a risparmiare 500 milioni di sterline di costi annui. Si tratta dell'ennesimo effetto della "guerra dei prezzi" tra le maggiori catene di supermercati britannici, impegnate in drastiche ristrutturazioni per rimanere competitive.

Il tutto a seguito dell'annuncio shock di Tesco relativo a perdite record di 6,4 miliardi di sterline (9 miliardi di euro - cfr. FreshPlaza del 23/04/2015), accompagnato dalla notizia che Morrison licenzierà 720 persone nel suo quartier generale (assumendone però 5.000 per i suoi negozi).

Sainsbury's, azienda con oltre 1.100 supermercati in tutta la Gran Bretagna, numero due sul mercato dopo il leader Tesco aveva già licenziato 500 persone a gennaio: nell'arco dei prossimi tre anni la decisione di eliminare ulteriori 800 posizioni di lavoro. I tagli, che riguarderanno direttori di reparti e vice direttori, fanno parte di un piano più ampio, volto a ridurre i costi.

La battaglia tra i supermercati vede da una parte le catene tradizionali (Tesco, Sainsbury's, Morrisons, Asda) e dall'altra le catene low-cost, come Lidl e Aldi, sempre più agguerrite. Secondo gli analisti, il terreno dello scontro è il prezzo dei beni comprati giornalmente: chi vende questi prodotti ai costi più bassi riesce ad attrarre il cliente e accaparrarsi tutta la sua spesa.

Le grandi catene tentano quindi di ridurre i costi interni all'osso, e per farlo eliminano posizioni di management e di head office (praticamente quelle che il cliente non vede).

Fonte: ICE LONDRA
Data di pubblicazione: