Le forti piogge ritardano la stagione dei limoni argentini

I forti temporali registrati nel nord dell'Argentina a inizio anno hanno complicato le operazioni di raccolta dei limoni. In questa zona, che rappresenta il 95% della produzione di limoni del Paese, All Lemon, il marchio di qualità dei limoni argentini destinati all'export, conduce il suo lavoro di ispezione.

L'entità del ritardo è difficile da determinare anche a causa delle previsioni meteo che indicano per i prossimi giorni una grande instabilità climatica.

I limoneti di Tucumán si sono ripresi dalla forte siccità che ha colpito la regione nel 2013, ma non sono ancora tornati ai livelli produttivi standard e, in più, gli impegni presi con l'industria di trasformazione devono essere rispettati.

"Per questa stagione - ha dichiarato Romain Corneille, presidente di All Lemon - dovremmo avere più limoni del 2014; un piccolo passo avanti, dato che potremo soddisfare meglio la domanda per il nostro prodotto".

"Per quanto riguarda la raccolta, le pesanti piogge hanno causato lo straripamento dei fiumi e distrutto i ponti in tutta la regione, causando problemi alla circolazione oltre ad aver impedito l'ingresso in alcune nostre aziende agricole. Ovviamente - ha continuato Corneille - tutto ciò ha complicato l'accesso ai frutteti dei coltivatori, causando ritardi e aumentando i costi di produzione. Abbiamo dovuto armarci di pazienza e responsabilità e lavorato la nostra frutta nel modo più professionale possibile".

Nonostante queste circostanze "All Lemon Testato & Certificato per l'export" continua ad assicurare ai propri clienti limoni dagli elevati standard di qualità.

Situazione macroeconomica
Anche l'attuale economia mondiale sta influenzando la stagione 2015 dei limoni argentini. La Russia ad esempio, uno dei principali mercati di esportazione, sta sperimentando un'improvvisa svalutazione del Rublo rispetto al Dollaro statunitense.

"In Argentina - ha detto Corneille - è ben evidente il contrasto tra la stabilità del dollaro e i continui e sistematici incrementi nei costi di produzione, risultato della crescente inflazione. Una situazione che cambia ogni giorno e nella quale dobbiamo muoverci con molta cautela".

"Gestire le conseguenze del clima e assicurare che solo i frutti di qualità migliore raggiungano i nostri mercati di esportazione fa parte del nostro lavoro. L'Europa, che quest'anno rappresenta la principale destinazione dei nostri limoni, sta patendo la svalutazione dell'Euro rispetto al dollaro".

"Non viene trascurato alcun dettaglio nel controllo della qualità dei frutti che inviamo all'estero - ha concluso Corneille - Teniamo in considerazione i bisogni di ogni singolo cliente e continueremo a farlo senza curarci delle complicazioni finanziarie di alcuni mercati. Siamo orgogliosi del nostro prodotto e siamo motivati dall'esito positivo del nostro lavoro".

Per maggiori informazioni:
Martina Delacroix
All Lemon
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